(C.Bott.) Ieri era il suo compleanno e proprio il
6 ottobre il suo cuore ha cessato di battere. Sì, giusto un anno fa Lodovico
Andreotti aveva festeggiato nella sua casa in via Manzoni a Mandello Lario un
bellissimo traguardo, quello dei 90 anni.
A
stringerlo in un forte abbraccio e ad augurargli ancora lunga vita erano
stati quel giorno non soltanto i suoi familiari - sua moglie Adele, sposata nel
1968, e i suoi quattro figli Agnese, Paola, Luciano e Luigi - e gli amici, ma
anche dirigenti, soci, atleti ed ex atleti della Polisportiva Mandello, la
società all’interno della quale lui ha avuto per decenni un ruolo oltremodo
prezioso, prestandovi la sua opera mosso da una grande, grandissima passione in
particolare per il pallone.
Di
quel sodalizio sul finire degli anni Sessanta era stato uno dei promotori,
svolgendovi poi un ruolo attivo sia come accompagnatore ufficiale delle squadre
sia per quanto riguardava l’organizzazione delle stagioni calcistiche.
Il
suo percorso di vita era stato così di stimolo e di esempio in particolare per
le nuove generazioni, per tanti ragazzi cresciuti con nel cassetto il sogno di
diventare bravi calciatori.
Era
stato proprio il calcio, che tra l’altro lo aveva visto giocare anche in
squadre semiprofessionistiche, la disciplina che aveva avvicinato Andreotti
alla Polisportiva, per un legame che di fatto non si era mai interrotto,
neppure con il trascorrere degli anni. Quante cure meticolose ha riservato per
decenni al campo sportivo comunale, a cui dedicava ogni giorno non poche ore e
grandi attenzioni!
Era
nato a Civate, Lodovico Andreotti, e negli anni Sessanta si era trasferito con
la famiglia a Mandello Lario, dove ha svolto la professione di elettricista
alla “Carcano”.
I
funerali si svolgeranno sabato 8 ottobre alle 14.30 nella
chiesa arcipretale di San Lorenzo.
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