04 ottobre 2022

Mandello. Chiude la “Bottega del fiore”, 15 anni tra colori, profumi e gadget della Moto Guzzi

Massimo Rocchetti gestiva quell’esercizio commerciale dal 2007 e oggi dice: “Vivere e condividere la passione e le emozioni dei motociclisti è stata la parte più appagante della mia attività”




(C.Bott.) Era fine febbraio. Pochi giorni prima la Russia aveva invaso l’Ucraina e in una vetrina di Mandello Lario a dominare la scena erano due colori: il blu e il giallo della bandiera del Paese dell’Europa orientale tuttora in guerra. Ma anche il giallo della mimosa, fiore simbolo della Giornata internazionale della donna che si sarebbe celebrata di lì a pochi giorni.
 
Su una lavagna una frase di Malala Yousafzai, attivista e blogger pakistana nota per il suo impegno per l’affermazione dei diritti civili . Vi si leggeva: “Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le donne non vi partecipano a fianco degli uomini. Al mondo ci sono due poteri: quello della spada e quello della penna. Ma in realtà ce n’è un terzo, più forte di entrambi, ed è quello delle donne”.
 
Dentro alcuni vasi tante targhette di quelle utilizzate per scrivervi il nome dei fiori e delle piante. In quel caso la parola era una sola: pace. Ed era riportata in venticinque lingue.
 
 

La vetrina allestita con quell’attenzione, quella sensibilità e quel garbo non così comuni si trovava in via Emanuele Vittorio Parodi, proprio di fronte all’ufficio postale. E il negozio era la “Bottega del fiore”, esercizio commerciale non nuovo a tradurre in parole e in simboli il senso di alcune tra le più significative ricorrenze.
 
Poi era arrivata l’estate ed era arrivato settembre, con il motoraduno internazionale e le Giornate mondiali Guzzi. E puntualmente le due vetrine del negozio avevano “parlato” per più giorni esclusivamente di quell’evento, mettendo in bella mostra una V35 II del 1984 e una serie di accessori che facevano riferimento alla Casa dell’Aquila: zaini e zainetti, tazze, ombrelli, cappellini, braccialetti, adesivi e tanto altro ancora. Al calar della sera le vetrine si “accendevano” e a fare da suggestiva cornice erano le luci del Tricolore.



 
L’ultimo giorno di settembre, però, la “Bottega del fiore” ha chiuso i battenti dopo essere stata gestita per oltre quindici anni da Massimo Rocchetti, che aveva rilevato quell’esercizio commerciale nel giugno 2007.
 
Inizialmente il negozio “accoglieva” soltanto fiori, ma ben presto Massimo - affiancato da Maria Esther  - aveva iniziato a introdurre vari gadget riguardanti la Moto Guzzi e oggi è lui stesso a dire: “Vivere e condividere la passione e le emozioni dei motociclisti, guzzisti e non, è stata la parte più appagante della mia gestione. Ascoltare per anni i loro racconti quando entravano in negozio e le motivazioni del loro forte legame con la Casa dell’Aquila è stato qualcosa di semplicemente fantastico che porterò sempre dentro di me”.
 
Ora Rocchetti si prepara ad affrontare una nuova avventura professionale: un lavoro stagionale a Cesenatico. Ma Massimo non potrà mai dimenticare i colori e i profumi della “Bottega del fiore”.
 



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