08 ottobre 2022

Irruzione al castello di Vezio. Scassinate le voliere e liberati i rapaci, ma ora la loro fine è segnata

Nicola: “Non ci interessa il danno economico, è il danno emotivo a essere incalcolabile. E a chiunque sia stato auguro la stessa sorte”




(C.Bott.) Hanno scavalcato il muro di cinta, scassinato cinque voliere dentro le quali si trovavano i rapaci e li hanno fatti fuggire. E’ accaduto la notte scorsa al castello di Vezio, che da anni ospita un centro di addestramento appunto di rapaci diurni e notturni allo scopo di far conoscere l’antica arte della falconeria, praticata da migliaia di anni e di recente divenuta patrimonio immateriale dell’umanità grazie all’Unesco.
Un uccello è purtroppo già stato trovato morto, ucciso e parzialmente mangiato da un altro rapace, mentre degli altri (due dei quali più piccoli) non vi è per ora alcuna traccia, anche se si teme che possano aver fatto a loro volta la stessa fine. La speranza è di riuscire a recuperare almeno i due esemplari più grossi.
Tutti gli animali presenti a Vezio, ai quali è sempre stata garantita la miglior cura possibile, sono nati e cresciuti in cattività e non sono dunque in grado di sopravvivere in natura. Accuditi giornalmente, sono stati addestrati per il volo libero.
“Oggi è un giorno triste - si legge in un messaggio postato da Nicola, che da anni si occupa dei rapaci custoditi al castello di Vezio - Spero che chiunque si è reso protagonista di questo gesto sappia che non ha liberato in natura animali in grado di sopravvivere ma li ha destinati a morire in maniera orribile, di fame e di stenti nei migliore dei casi, o sbranati tra loro o più probabilmente da qualche selvatico. Se fosse stata loro intenzione scappare, se fossero stati stressati o gestiti male avrebbero potuto scappare un giorno qualsiasi semplicemente sbattendo due volte le ali invece di scegliere ogni volta di tornare da me”.




“Sono 16 anni che mi occupo di loro, d’estate e d’inverno, con 40 gradi e con la neve, a Natale come a Ferragosto, con la febbre come durante il lockdown - afferma sempre Nicola - Non ci interessa il danno economico, le scolaresche, le dimostrazioni, le migliaia di persone e di bambini che venivano al castello per vederli volare. E’ il danno emotivo a essere incalcolabile”.
Infine le ultime amarissime considerazioni: “Auguro a chiunque sia stato la stessa sorte. Per ora ho sporto denuncia penale e consegnato le riprese di tutte le telecamere del castello alle autorità. Per il momento le dimostrazioni di falconeria sono naturalmente sospese fino a data da destinarsi. Se qualcuno avesse visto o sentito qualcosa, ce lo faccia sapere per favore”.

1 commento:

  1. Sono pienamente d'accordo con voi, è stato un stupidata inconsiderabile.

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