Nei giorni
scorsi ad aprire il dibattito sulla nuova denominazione attribuita al ministero
dell’Istruzione, ora ministero dell’Istruzione e del merito (a guidarlo nel
nuovo governo Meloni è Giuseppe Valditara), era stata la ex docente e dirigente
scolastica mandellese Adriana Lafranconi. Ora a intervenire è Roberto Citterio
con la nota che di seguito pubblichiamo:
Come
privato cittadino vorrei dare il mio apporto all’interessante dibattito avviato
sulla “scuola del merito”, evidenziando come Gianni Rodari, scrittore,
pedagogista e poeta capace di portare l’elemento fantastico nel cuore della
crescita democratica dell’Italia repubblicana, ci abbia ricordato come non
possa esistere merito senza uguaglianza.
A questo riguardo mi limito a sottoporre all’attenzione del lettore questo suo passaggio riportato nel libro Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari di Vanessa Roghi:
A questo riguardo mi limito a sottoporre all’attenzione del lettore questo suo passaggio riportato nel libro Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari di Vanessa Roghi:
“Ma infine lei
(Rodari) cosa vuole, che siano tutti promossi (…)? Si
può fare una scuola con tutti promossi: si può fare benissimo. Metta che la
scuola, qualsiasi scuola, cominci la mattina alle nove e finisca la sera alle
cinque. Con dentro, si capisce, non solo ore di matematica e di latino ma anche
la colazione, anche la ricreazione, anche lo studio individuale per chi ne ha
bisogno, anche le ‘ripetizioni’. E i compiti. A scuola, anche quelli. In
gruppo: i più bravi aiutano i meno bravi. E la biblioteca: a scuola anche
quella, così che tutti possano consultare l’enciclopedia e non solo quelli che
hanno i soldi per comprarsela e una stanza per tenercela”.
Ringrazio
per l’ospitalità.
Roberto Citterio
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