(C.Bott.) Nella notte tra venerdì 7 e sabato 8
ottobre l’irruzione di ignoti all’interno del castello di Vezio, la
fortificazione che sovrasta l’abitato di Varenna. Le voliere scassinate e la
fuga dei rapaci che vi si trovavano. Tempo poche ore e un uccello veniva
trovato morto, degli altri nessuna traccia anche se si temeva potessero aver
fatto la stessa fine considerato che gli animali presenti a Vezio sono nati e
cresciuti in cattività e dunque non sono in grado di sopravvivere in natura.
“Spero
che chiunque si è reso protagonista di questo gesto sappia che non ha liberato animali
in grado di sopravvivere - aveva confermato Nicola, che da anni si occupa dei
rapaci custoditi al castello, in un suo messaggio postato su Facebook - ma li
ha destinati a morire in maniera orribile, di fame e di stenti nei migliore dei
casi, o sbranati tra loro o più probabilmente da qualche selvatico”.
“Se
fosse stata loro intenzione scappare - aggiungeva - se fossero stati stressati
o gestiti male avrebbero potuto scappare un giorno qualsiasi semplicemente
sbattendo due volte le ali invece di scegliere ogni volta di tornare da me”.
Ora,
fortunatamente, una buona notizia. Uno dei rapaci liberati - “Parsifal” il suo
nome - è stato ritrovato e recuperato. E’ vivo e sta bene. “Tristan” invece è
sicuramente morto e non c’è ancora traccia degli altri tre rapaci.
“Un
enorme sentitissimo grazie - manda a dire Nicola dopo aver dato gli
aggiornamenti del caso - per tutte le manifestazioni di solidarietà ricevute”.
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