11 ottobre 2022

E’ morto don Massimo Rossi, per tredici anni parroco a Somana di Mandello Lario

Don Massimo Rossi



(C.Bott.) Un grave lutto ferisce la Chiesa lariana. Oggi pomeriggio è morto don Massimo Rossi, originario di Milano, dove era nato il 9 giugno 1966, sacerdote dal 2000.

Nell’ottobre 2015 aveva fatto il suo ingresso a Moltrasio, sua nuova destinazione dopo aver trascorso tredici anni a Somana di Mandello Lario, dove era giunto a marzo 2002 dopo essere stato per due anni vicario nella parrocchia di Sant’Agostino in Como. Lo scorso anno era stato anche nominato assistente spirituale dei gruppi del Rinnovamento nello Spirito Santo della diocesi di Como.

Era stato lo stesso sacerdote, il 31 agosto di sette anni fa, ad annunciare ai fedeli di Somana che avrebbe lasciato Mandello. “Sono stato nominato parroco di Moltrasio - aveva detto don Massimo a conclusione della celebrazione eucaristica in onore del patrono Sant’Abbondio - e prossimamente qui a Somana verrà nominato un amministratore parrocchiale in attesa del nuovo parroco”.

“Immaginate - aveva a aggiunto con la voce rotta dalla commozione - quali sono i sentimenti che trovano posto in questo momento nel mio cuore”.

Prima di lui a guidare la comunità della frazione mandellese era stato don Ferruccio Ortelli, attuale parroco a San Fermo della Battaglia, che nel 1992 era subentrato a sua volta a don Enea Gusmeroli.

Era stato facile immaginare, nel momento stesso in cui don Massimo si apprestava a lasciare quella che per 13 anni è stata la sua comunità parrocchiale, che tra i sentimenti a cui il sacerdote aveva fatto cenno nell’annunciare la sua nuova destinazione vi fossero il forte legame di affetto e la riconoscenza nei confronti dei suoi genitori. Di mamma Enrica e di papà Mario, che appunto nel 2002 avevano seguito l’unico loro figlio nel cammino da lui intrapreso a Somana e che proprio nella frazione mandellese erano venuti a mancare a distanza di pochi anni l’uno dall’altro.

“In questi giorni in cui il Signore ha educato la mia anima alla realtà di rimanere senza più nessuno della mia famiglia su questa terra - aveva detto don Massimo all’omelìa del rito funebre del padre - ho anche riflettuto sul mio essere sacerdote, nella certezza che soltanto Gesù sa e può riempire di significato e di senso questa mancanza”.

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