L’iniziativa è di “Harmonia gentium” e a esibirsi saranno i pianisti Andrea e Federico Cantù e il mezzosoprano Dyana Bovolo
“Harmonia gentium”, dopo un periodo di riflessione seguito alla scomparsa del suo storico e indimenticato presidente Raffaele Colombo, torna sulle scene con un concerto in programma sabato 1° ottobre alla “Casa dell’economia” in via Tonale a Lecco.
L’associazione, ora presieduta da Ornella Ghezzi, si ripresenta con un evento speciale, considerato che il pubblico avrà l’onore di ascoltare il pianoforte appartenuto a Felice Boghen (1869-1945), ovvero un mezzacoda Erard del 1930, strumento che accompagnò il compositore fiorentino dal 1930 fino alla sua morte, dunque negli anni più difficili della sua esistenza, quando Boghen in quanto israelita fu perseguitato e perse ogni incarico pubblico, a partire dal ruolo di docente di conservatorio.
Dyana Bovolo, mezzosoprano. |
Riscoprire una figura di tale spessore è un’occasione non soltanto per conoscere un autore centrale nel panorama dei compositori vissuti a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, ma anche, se non soprattutto, per rimarcare in ognuno di noi quei valori di civiltà che sono in primis la tolleranza verso il diverso, che parte dalla non discriminazione per il solo fatto di appartenere a una determinata religione o a un gruppo etnico, o perseguire scelte legittime secondo il diritto naturale.
Il prezioso strumento sarà suonato dai fratelli Andrea e Federico Cantù, giovani pianisti lecchesi già noti e affermati, dai quali “Harmonia gentium” vuole ripartire nel solco della propria filosofia, da sempre rivolta alle giovani generazioni e alla riscoperta di musicisti magari meno noti al grande pubblico ma che meritano di essere riproposti a un’ampia platea.
Appuntamento quindi sabato 1° ottobre alle ore 20.45 presso la “Casa dell’economia” a Lecco. L’ingresso è gratuito e non è necessaria la prenotazione.
Il pianista Andrea Cantù. |
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