La chiesa dei Piani Resinelli.
(C.Bott.) E’ Ferragosto. E come da tradizione la solennità dell’Assunta coincide con la festa all’Alpe di Era e ai Piani Resinelli, dove alle 10 di questa mattina nelle chiese delle due località montane verrà celebrata la messa, seguita sia a Era sia ai Resinelli dall’altrettanto tradizionale incanto dei canestri.
Domenica prossima, 21 agosto, pellegrinaggio ai Campelli, dove sono previsti alle 10 la celebrazione della messa e, a seguire, i canestri.
Sul significato della odierna festa della solennità dell’Assunta si sofferma sul nuovo numero della Brezza il parroco di Abbadia Lariana, don Fabio Molteni, che scrive: “Bella festa, quella di oggi, che porta con sé un rischio: quello di sottolineare le così tante straordinarietà della madre di Gesù da finire con l’allontanarla anni luce dalla (povera) concretezza della nostra vita. Insomma: il più grande torto che possiamo fare a Maria è metterla in una nicchia e incoronarla! Il Signore ci dona una discepola esemplare, una donna che ha scoperto il volto del Dio incarnato e noi subito a metterla sul piedistallo, santa stratosferica da invocare nei momenti di sofferenza...”.
Domenica 21 agosto pellegrinaggio, messa e incanto dei canestri ai Campelli.
“No - aggiunge il parroco della comunità pastorale di San Lorenzo e Sant’Antonio - Maria ci è donata come sorella nella fede, come discepola del Signore, come madre dei discepoli. Questa è la festa dell’Assunzione, la storia di una discepola che ha creduto davvero nella parola del suo Dio, che insegna a noi, tiepidi credenti, l’ardire di Dio, la follia dell’Assoluto. Noi crediamo che questa donna, prima tra i credenti, dopo la sua lunga esperienza di una fede abitata dal Mistero, è andata al Dio che l’aveva chiamata. Non poteva conoscere la corruzione della morte colei che aveva dato alla luce l’autore della vita. Siamo in buona compagnia! Grandi cose ha fatto Dio in Maria: grandi cose può fare in noi, se lo lasciamo fare”.
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