(C.Bott.) Pellegrinaggio ai Campelli, domani mattina, con destinazione la chiesa di Maria addolorata, dove alle 10 verrà celebrata la messa, seguita dall’incanto dei canestri.
Il pellegrinaggio vuole ricordare la devozione a Maria madre dei sette dolori, diffusa in Europa dai monaci cistercensi e dai frati francescani.
Sul numero odierno della Brezza il parroco di Abbadia Lariana, don Fabio Molteni, si sofferma sulla profezia che Simeone fece a Maria e cioè che la missione di Gesù sarebbe stata accompagnata da ostilità e che a sua madre una spada avrebbe trafitto l’anima.
“Dopo avere intonato l’inno di gioia del Magnificat- scrive don Fabio - Maria riceve l’annuncio della Passione. La sofferenza sarà il filo rosso che accompagnerà la via del figlio e della Madre fino al calvario, in una trama che li mette in comunione con tutti gli uomini”.
“E’ il Vangelo di Luca - aggiunge il parroco - a ricordarci lo sgomento di Maria in occasione della perdita e del repentino ritrovamento del figlio adolescente al tempio. Maria in quell’occasione esprime l’angoscia di tutti i genitori che faticano ad avere un dialogo con i figli. Nella passione del figlio, Maria avverte profonda la sofferenza per la morte di Gesù e lo strazio del distacco, segnato dalle parole del Signore: Donna, ecco tuo figlio”.
“Maria - sottolinea sempre il parroco - è vicina al dolore di suo figlio, ma anche solidale con le sofferenze di tutti gli uomini. Invochiamo allora fiduciosi il suo aiuto in ogni nostra fatica e sofferenza”.
Nessun commento:
Posta un commento