Una vera e propria performance sul modello del teatro di strada, dove l’arte dei numeri da circo si intreccia con le potenti percussioni giapponesi, con l’azione scenica che muove e si alterna al suono dei taiko suonati dal vivo.
A dirigere e legare il filo degli eventi è la maschera ispirata al folklore giapponese chiamata Hyottoko, con la sua caratteristica espressione buffa. Le sue danze sono goffe e sgraziate e i ruoli che riveste sono tipici della tradizione popolare e clownesca. Un concerto breve e tuttavia intenso, ricco di energia, suoni, movimento e ritmo.
Vi si potrà assistere sabato prossimo, 16 luglio, a Varenna e l’appuntamento è per le 21.15 nella suggestiva location dei giardinetti di Olivedo.
La performance sarà strutturata in tre parti: inizialmente l’allestimento dello spazio sarà parte integrante dell’intervento. Al fischio di Hyottoko arriverà in retromarcia il bus della "Taiko Lecco": dalla sua pancia usciranno i suonatori e lo spazio scenico prenderà vita al ritmo dei tamburi, con il furgone che fungerà da quinta teatrale.
Il corpo centrale dello spettacolo vedrà il susseguirsi di una serie di brani di tamburi, diretti e accompagnati dalle azioni della maschera. Il repertorio prevede brani composti da famosi interpreti del taiko e altri originali, inclusi alcuni la cui composizione e ideazione si deve all’associazione lecchese.
In caso di maltempo lo spettacolo verrà rinviato alla sera successiva.
“Taiko Lecco” nasce nel 2008 e da allora interviene sul territorio con numerose attività. L’associazione ha sviluppato spettacoli che partendo dalla pratica del taiko hanno integrato altri linguaggi e forme espressive. Ha collaborato con diverse realtà produttive e svariati festival e continua ad approfondire la tecnica e lo studio delle percussioni giapponesi.
A partire dal 2015 ha intensificato i contatti con il Giappone e con il gruppo dei Kodo, ospitando il “Kodo workshop tour” e invitando Tsuyoshi Maeda e Masayuki Sakamoto, ex membri del famoso gruppo.
Nel 2018 ha collaborato all’organizzazione del Workshop dei Kodo tenuto da Yuta Sumiyoshi e al Workshop di Leonard Eto presso Contaminafro a Milano. Nel 2019 ha realizzato spettacoli con Masayuki Sakamoto, Kenny Endo e Leonard Eto.
Un’altra importante attività dell’associazione è rappresentata dai laboratori tenuti in scuole materne e primarie del territorio lecchese che includono le percussioni giapponesi in più ampi progetti volti a sviluppare le capacità creative dei bambini e dei ragazzi.
In particolare il linguaggio delle percussioni e della musica è integrato al linguaggio teatrale e visuale, grazie anche alla realizzazione di scenografie e al materiale scenico.
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