02 luglio 2022

Mandello, l’ultimo saluto al maresciallo Ferrandina. “Ciao comandante, uomo vero e buono”



(C.Bott.) “Ciao, comandante”. L’ultimo saluto, all’uscita del feretro dalla chiesa arcipretale di San Lorenzo, è di un militare della Benemerita. Sulla bara, un cuscino floreale bianco, rosso e verde, i colori della bandiera italiana che Giambattista Ferrandina ha idealmente servito per lunghi anni, guidando per oltre tre lustri la stazione carabinieri di Mandello Lario.

E’ il giorno dell’ultimo saluto a “un uomo vero che ha svolto un servizio sociale straordinario”, come lo descrive don Giuliano Zanotta, parroco della comunità pastorale mandellese, introducendo il rito funebre.



“Quante volte sono venuto qui a Mandello a trovare Giambattista - dice all’omelìa padre Michele, cugino di Ferrandina - e ogni incontro con lui era gioioso e fraterno”. “Non è certo un bel momento quello che stiamo vivendo oggi - ammette il sacerdote - ma fa parte dell’esistenza di ognuno di noi e dobbiamo ringraziare il Signore per averci dato Giambattista”.

Lo ripete due volte, il celebrante: “E’ stato un uomo buono e ha fatto del bene a molti. In questa cittadina è stato una presenza generosa, responsabile e giusta”.

Poi un pensiero ai familiari, alla moglie Giulia e ai figli Antonio, Laura e Alessio. “55 anni di matrimonio - dice - e tre figli preziosi, ai quali ha voluto tanto bene”.



“Porteremo Giambattista nei nostri cuori, nei nostri pensieri e nei nostri ricordi - aggiunge padre Michele - e un giorno gioiremo ancora con lui”.

Quindi un riferimento al brano di Vangelo che racconta la morte di Cristo. “Ai piedi della croce - dice il sacerdote - c’erano Maria e Giovanni e anche loro hanno provato la tristezza, il dolore e l’angoscia di perdere una persona cara. Sì, perché anche Gesù ha voluto sperimentare la morte, ma poi lui l’ha vinta e questo è anche il nostro destino, perché ogni cristiano spera nella risurrezione e proprio la fede ci dice che un giorno potremo tornare a incontrarci con chi ci ha preceduto”.

Fuori, ad accompagnare l’ultimo tragitto terreno di Giambattista Ferrandina, il picchetto d’onore dei carabinieri, l’estremo saluto della sua Arma. E sull’immagine distribuita a chi ha voluto manifestare con la propria presenza vicinanza e affetto all’ex comandante della Benemerita e ai suoi familiari una scritta: “La tua bontà e rettitudine ci siano d’esempio e la tua mano dal Cielo ci guidi sulla via del bene e della virtù”.


 

Nessun commento:

Posta un commento