Da Mandello Lario riceviamo e pubblichiamo:
Buongiorno, sono il nonno di Martin Orio, il bimbo di Mandello Lario i cui genitori quattro anni fa hanno costituito l’associazione che porta appunto il suo nome - “Vola con Martin oltre il 21” - allo scopo di sostenere e dare un aiuto concreto alla ricerca del professor Pierluigi Strippoli e della sua équipe dell’Università di Bologna per l’individuazione di una cura per la disabilità intellettiva.
Mi ha spiacevolmente sorpreso, e lo dico con assoluta sincerità, la decisione del Comune di Lecco di non dare il proprio patrocinio alla serata che si è tenuta lo scorso fine settimana al “Cenacolo francescano” durante la quale lo stesso professor Strippoli ha illustrato le nuove prospettive legate proprio alla cura di questa disabilità, seguendo il pensiero scientifico di Jérome Lejeune, occasione preziosa anche per creare un’opportunità di confronto tra medici e famiglie su un tema particolarmente sentito e sempre di grande attualità.
La motivazione addotta per non dare il patrocinio (peraltro concesso dalla Provincia di Lecco) pare sia da ricercare nel presunto “non interesse comunale” dell’iniziativa, ma io trovo - e dello stesso avviso credo fortunatamente siano in tanti, a giudicare anche dai pareri che ho raccolto - che la decisione del Comune del capoluogo lariano sia oltremodo spiacevole, per non dire di peggio.
Non a caso, di recente, un consigliere comunale di Lecco, esponente di Fratelli d’Italia, ha lamentato la scelta del sindaco Mauro Gattinoni di concedere il patrocinio comunale al Pride, manifestazione rispettabilissima ma tutt’altro che inclusiva, invitando lo stesso primo cittadino a essere più attento appunto nella gestione dei patrocini.
E’ innegabile che il “no” al sostegno all’iniziativa dell’associazione “Vola con Martin oltre il 21” sia stata una clamorosa occasione persa. E di questo non posso che rammaricarmi.
Guerrino Orio (Mandello Lario)
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