Carattere discreto e riservato, accompagnava alla signorilità dei suoi modi la dolcezza del sorriso. Ai suoi ultimi alunni aveva scritto: “Vi ricordo che il mondo di domani è nelle vostre mani e che, cioè, sarà come voi lo vorrete. Cercate dunque di realizzare tutti i progetti fatti durante questi anni”
Elsa Micheli Scurria nel suo adorato giardino. |
(C.Bott.) Una vita per l’insegnamento, un’esistenza dedicata a fare apprendere a tanti, tantissimi bambini le nozioni basilari non soltanto a livello didattico ed educativo ma anche per la loro formazione personale. Mandello Lario piange Elsa Micheli Scurria, donna di grande eleganza, nel portamento e nei modi. E per molti aspetti unica.
Tra un mese, precisamente il 26 luglio, avrebbe compiuto gli anni e come sempre avrebbe festeggiato il compleanno circondata dall’affetto dei suoi familiari: delle figlie Isa, Antonella e Carola, dei nipoti e dei piccoli pronipoti, ai quali era particolarmente affezionata.
Carattere discreto e riservato, accompagnava alla signorilità dei suoi modi la dolcezza del sorriso, lo stesso con cui ha “cresciuto”, come maestra elementare, intere generazioni di mandellesi che la ricordano con affetto e gratitudine per la sua competenza, intelligenza e sensibilità.
La foto degli alunni della maestra Scurria della classe 1969. |
Proprio i suoi ultimi alunni, che Elsa Micheli Scurria ha portato fino alla quinta elementare prima di andare in pensione, erano soliti farle visita regolarmente tutti insieme, con sua grande gioia.
A loro, il 5 giugno 1980 aveva indirizzato una significativa lettera, una missiva da cui traspariva tutto l’affetto che provava nei loro confronti e il suo forte legame con la scuola e l’insegnamento. “Cari bambini - vi si leggeva - oggi con voi chiudo la mia carriera di insegnante. Grazie di essermi stati vicini in questi ultimi anni di scuola e di avermi aiutato a completare l’opera da me iniziata con tanto entusiasmo molti anni fa”.
“Forse non sono sempre stata all’altezza del mio compito - aggiungeva - e di ciò chiedo scusa a voi, ma vi assicuro che ho sempre cercato di compiere meglio possibile la mia missione e che ho dato alla scuola il tempo e le forze migliori. Per voi che siete stati gli ultimi scolari avrò nel cuore un posticino speciale e quando, in futuro, ripenserò alla scuola rivedrò i vostri visetti simpatici e intelligenti”.
E ancora: “Vi ricordo ancora che il mondo di domani è nelle vostre mani e che, cioè, sarà come voi lo vorrete. Cercate dunque di realizzare tutti i progetti fatti durante questi anni e di mettere a punto gli insegnamenti ricevuti dai vostri genitori e da me. Cercate anche, se vi è possibile, di ricordarmi qualche volta, perché penso che avrò ancora bisogno di voi”. Poi la firma: “La vostra maestra, Elsa Scurria”.
La nipote Grazia - da sempre legata a lei da grande stima, come maestra e come donna - la ricorda affettuosa madrina di battesimo. “Uno dei tratti più particolari di zia Elsa - dice - era senz’altro la signorilità, unita all’eleganza del portamento e alla sua indiscutibile bellezza, ma anche la particolare predisposizione all’insegnamento, svolto con estrema intelligenza, serietà, impegno e al tempo stesso con affetto sincero per accompagnare alla vita adulta i suoi piccoli allievi”.
E Barbara, una sua ex allieva, ha scritto: "La nostra maestra, unica e indimenticabile. L'ho detto più volte anche ai miei figli. Era la nostra certezza, la nostra guida e sarà sempre con noi".
"Elsa Scurria era una di quelle maestre che ti prendevano in prima e ti portavano in quinta - così la ricorda Alberto, un altro suo ex alunno - una di quelle persone che sono cemento armato e acciaio inossidabile ma al tempo stesso seta e velluto, con comportamenti che trasudano valori, rettitudine, fermezza, coerenza ma anche amorevolezza, gentilezza e attenzione. Insomma i riferimenti della tua vita, quelli che ti indicano la strada da percorrere e la possibilità di farcela".
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