15 giugno 2022

Mandello. “Gilardoni”, porte aperte ai familiari. E i bambini “esplorano” mondi a loro sconosciuti



(C.Bott.) Le premesse perché la giornata andasse nel migliore dei modi e non mancasse di regalare belle emozioni e persino momenti di stupore a quanti si fossero trovati a viverla in prima persona c’erano tutte. E le attese non sono andate deluse.

Va così in archivio con successo il fine settimana che ha visto la “Gilardoni” di Mandello Lario aprire le porte ai familiari, grandi e piccoli, dei propri dipendenti e collaboratori.

Un appuntamento tanto più significativo perché attuato nell’anno del settantacinquesimo compleanno dell’azienda, fondata nel 1947 dall’ingegner Arturo Gilardoni.



La visita prevedeva un primo momento in cui Marco Taccani Gilardoni e Davide Baratto, rispettivamente presidente e direttore generale, avrebbero spiegato “chi siamo e cosa facciamo”, oltre a proporre brevi cenni sulla storia della “Gilardoni”. Successivamente era previsto un “tour” all’interno dello stabilimento per dar modo ai visitatori di conoscere e apprezzare le tecnologie, le applicazioni e gli impianti realizzati, partendo dal reparto dei tubi a raggi X fino ad arrivare ai reparti di produzione.

Le attese, come detto, non sono andate deluse e i familiari che avevano aderito all’invito oltre a vedere gli uffici, le sale riunioni e in generale gli spazi in cui operano i loro congiunti hanno anche avuto l’opportunità di conoscerne i colleghi di lavoro.



Oltremodo entusiasti i bambini, attratti in particolare dal reparto tubi, dove è stato mostrato loro come viene soffiato il vetro, e da quello della sicurezza. Lì hanno potuto vedere i loro giochi scansionati dagli impianti Gilardoni. A incuriosire i visitatori più giovani è stato altresì il reparto industriale, dove hanno potuto utilizzare le sonde ultrasonore per l’analisi dei materiali.








Lo staff della "Gilardoni" protagonista della giornata di sabato 11 giugno. Da sinistra Mauro Del Giorgio, Elisa Elia, Marco Taccani Gilardoni, Mauro Dell'Oro, Aurora Paola Caligiuri e Davide Baratto.


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