Silvano Micheli e suo figlio Mattia il mattino dopo la gara.
(C.Bott.) Dalla sua ultima partecipazione alla prestigiosa competizione podistica che si svolge ogni fine maggio con partenza da Firenze e arrivo a Faenza erano passati cinque anni. E appunto a distanza di un quinquennio Silvano Micheli ha deciso quest’anno di mettersi in gioco e di partecipare lo scorso fine settimana alla “100 Km del Passatore”, una tra le ultramaratone più belle e affascinanti al mondo.
Il forte podista di Abbadia Lariana, la cui carriera è iniziata più di vent’anni fa, si era posto un primo obiettivo: arrivare al traguardo. Silvano, però, è andato ben oltre. E’ giunto infatti 37.mo assoluto su un totale di 2.900 partenti (di questi, 450 non ce l’hanno fatta a completare la gara e sono stati costretti al ritiro) e il piazzamento gli è valso il settimo posto di categoria.
Va detto innanzitutto che quest’anno la “100 km del Passatore” si è disputata in una giornata caratterizzata da un grande caldo, con temperature decisamente al di sopra della media stagionale che hanno messo a dura prova tutti gli atleti.
“E’ stata un’edizione della corsa per me assolutamente speciale - è il commento di Micheli - Ho coperto il percorso nel tempo di 9 ore e 22 minuti e non è stata la mia miglior prestazione (nel 2017 Silvano era giunto infatti diciassettesimo assoluto e quarto di categoria, ndr), ma per la prima volta sono stato accompagnato da mio figlio Mattia, diciannovenne, che mi ha seguito in bicicletta lungo tutto il tracciato”.
“Posso assicurare che anche per lui - aggiunge - percorrere 100 chilometri sotto il sole e con un caldo anomalo non è stata una passeggiata, tanto più che si dovevano affrontare anche diverse salite sull’Appennino tosco-romagnolo. Una volta al traguardo, tutti e due abbiamo provato un’emozione grande e davvero speciale proprio per la soddisfazione di aver portato a termine la competizione insieme”.
Va detto che la possibilità di aver concluso ancora una volta la “100 km del Passatore” è derivata a Silvano Micheli da uno scrupoloso allenamento e dal fatto di proseguire con il suo record di salite fino alla cima della Grignetta, partendo ogni volta dalla zona a lago di Abbadia, per complessivi 2.000 metri di dislivello.
Nel 2017 Micheli aveva festeggiato la sua millesima salita e ora è arrivato a “quota 1.304”. Il prossimo obiettivo è raggiungere le 1.500 salite, ma intanto Silvano si gode la performance sua e di suo figlio Mattia alla “100 km del Passatore”.
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