Roberto Balatti, classe 1925. |
(C.Bott.) Classe 1925, ha sempre vissuto al Roccolo di San Giorgio e ha lavorato come operaio specializzato alla Moto Guzzi. Non si era sposato ed era l’ultimo ancora in vita di una famiglia piuttosto numerosa.
Roberto Balatti, morto a Mandello Lario all’età di 97 anni (li aveva compiuti lo scorso 28 febbraio), aveva infatti due sorelle e quattro fratelli, uno dei quali disperso in Russia.
E’ stato un legame molto forte, il suo, con la chiesa di San Giorgio, autentico gioiello che come noto deve il suo aspetto attuale a restauri - iniziati in epoca trecentesca - di un edificio che già esisteva nell’XI secolo.
Di San Giorgio, infatti, Balatti è stato lo storico sacrestano e a quella chiesa, edificata lungo il frequentatissimo sentiero del viandante, lui ha dedicato per decenni tempo e attenzioni.
A ricordarlo con espressioni sincere di stima e affetto è don Vittorio Bianchi, fino al 2019 parroco ad Abbadia Lariana. “Tra me e Roberto - dice il sacerdote - sono scattate subito simpatia e amicizia. Spesso, peraltro sempre con il sorriso, mi rimproverava gli eccessi giovanili, pur dentro l’età della vecchiaia. Godendo in fondo la vita, ci consolavamo vicendevolmente”.
“Nel 2018, poi, fu la mia… salvezza - aggiunge - Stavo parlando con lui quando caddi a terra privo di sensi. Oltre a chiamare i soccorsi, difficoltosi perché ci trovavamo in un luogo isolato, mi praticò, da buon “infermiere”, il massaggio cardiaco. Da allora lo chiamavo “il mio salvatore”. Per l’amicizia, la bontà e la saggezza ricorderò sempre il caro Roberto”.
I funerali di Roberto Balatti verranno celebrati domani, mercoledì 1° giugno, alle ore 16 proprio nella "sua" chiesa di San Giorgio.
Roberto Balatti in una foto che lo ritrae con tre suoi fratelli. |
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