Si sono chiuse in bellezza e con un’affluenza insperata le “Giornate europee dei mulini” organizzate a Mandello dai volontari dell’Archivio comunale della memoria locale e dalla famiglia Andreoli, proprietaria dello storico mulino di via Parini a Molina, restaurato con cura e con passione in diversi anni di lavoro.
L’iniziativa, che ha avuto il patrocinio del Comune, ha visto impegnati anche gli alunni dell’Istituto scolastico “Alessandro Volta”, che hanno svolto in modo eccellente e coinvolgente il loro ruolo di “ciceroni” nella postazione per loro predisposta al lavatoio di Molina, dove hanno illustrato il percorso della roggia e l’importanza di mantenere e di curare questo patrimonio storico. Avevano a disposizione pannelli, immagini e materiale informativo e turistico.
“Un’iniziativa che ripeteremo sicuramente anche l’anno prossimo - spiega Simonetta Carizzoni, presidente dell’Archivio - Questo è l’accordo preso con Federico Andreoli e con la moglie Adriana, considerata la l’affluenza di circa 800 visitatori, tra i quali numerosi mandellesi di ogni età, ma anche parecchi turisti venuti da lontano e persino alcuni stranieri”.
“E’ stata l’occasione - aggiunge - per mostrare i modellini predisposti dai volontari dell’Archivio nel corso degli anni, a scopo didattico, tra cui un mulino in miniatura perfettamente funzionante e un altro con i tre tipi di ruote idrauliche, che hanno attirato l’attenzione di tutti, così come un maglio pensato per i più piccoli. Per la visita al mulino c’è stato qualche momento di attesa, visto il continuo sopraggiungere di visitatori, ma il tempo è stato impiegato nel ricevere informazioni sul progetto dell’ecomuseo della roggia Valmeria, un percorso nella natura, nella storia, nella tecnica e nell’etnografia, che ha voluto dire per i più vecchi rivivere ricordi e per i più giovani scoprire una realtà nuova e con prospettive di sviluppo, grazie anche alle immagini di un video e alle guide predisposte dell’Archivio”.
Un invito, dunque, a percorrere la roggia, dalla presa fino al lago, a leggere i vari cartelli già posizionati, a fermarsi nel giardino della ruota idraulica e a sostenere l’iniziativa di raccolta fondi per una seconda ruota da posizionare in centro paese.
“Un grazie particolare - conclude Simonetta Carizzoni - va a tutti coloro i quali hanno collaborato in vario modo alla buona riuscita dell’iniziativa”.
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