(C.Bott.) Stupore e gioia. Sono i sentimenti di cui don Vittorio Bianchi sente di dover fare partecipi tutti coloro i quali hanno condiviso le tappe del suo lungo ministero sacerdotale nel giorno in cui papa Francesco ha annunciato la prossima nomina a cardinale di monsignor Oscar Cantoni, dal 2016 alla guida della Chiesa di Como.
“La notizia mi ha molto piacevolmente meravigliato - dice il sacerdote, mandellese d’origine, che fu parroco ad Abbadia Lariana dal 2010 al 2019 dopo aver guidato la comunità di Cermenate e che ora è a Visgnola di Bellagio - e di fronte a una nomina così importante e significativa ho subito pensato che possa essersi trattato di un implicito riconoscimento alla diocesi di Como, che ha avuto due preti martiri in conseguenza del loro impegno sul fronte dei migranti, tema che sta particolarmente a cuore a papa Francesco”.
Il riferimento di don Vittorio è a don Renzo Beretta e a don Roberto Malgesini. Don Renzo fu ucciso nel gennaio 1999 a Ponte Chiasso da un giovane poco più che trentenne alla ricerca di denaro, uno dei tanti soliti rivolgersi a quel sacerdote, che non negava mai il suo aiuto. “A Ponte Chiasso - dice don Vittorio - trovavano accoglienza molte persone in difficoltà e tra loro molti stranieri in cerca di un passaggio verso il Nord Europa, un flusso di umanità in fuga da guerre e miserie”.
Analoga sorte era toccata nel settembre 2020 a don Roberto Malgesini, ucciso a coltellate in piazza San Rocco a Como da un immigrato, un senza fissa dimora di origini tunisine che lui assisteva.
“Papa Francesco - ricorda l’ex parroco di Abbadia - durante l’udienza generale del 16 settembre di due anni fa aveva definito don Roberto testimone della carità verso i più poveri e pochi mesi dopo lo aveva indicato come esempio tra i fedeli di Dio che non fanno parlare di sé ma vivono servendo”.
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