18 aprile 2022

Mandello, San Giorgio prepara per sabato 23 la festa patronale. E oggi apertura della chiesa



(C.Bott.) San Giorgio prepara la sua festa patronale. L’appuntamento è per sabato 23 aprile, ricorrenza liturgica del santo originario della Cappadocia, tribuno militare in Palestina. Convertitosi al cristianesimo, donò ai poveri tutti i suoi averi. Durante la persecuzione di Diocleziano fu arrestato e subì il martirio.

Il suo culto quale patrono dei cavalieri si sviluppò al tempo delle crociate. In quello stesso periodo nacque la leggenda di san Giorgio uccisore del drago. Il santo è infatti raffigurato come il cavaliere che sconfigge il drago, a simboleggiare il trionfo della fede sul male.

La chiesa di San Giorgio sorge appena sopra l’abitato di Mandello Lario, lungo il sentiero del viandante. La facciata segue l’orientamento dei primi secoli cristiani, quando vi era la cura di fabbricare i templi con l’abside verso est in modo tale che i fedeli guardassero in direzione dell’Oriente, dove è nato, è vissuto ed è morto Cristo.



Secondo la tradizione, la chiesa venne eretta nel XIII secolo ma sulla data di costruzione vi è ancora incertezza: secondo Goffredo da Bùssero, che tenne un elenco delle chiese della pieve, nel 1288 la chiesa di San Giorgio non esisteva ancora.

Nel 1570 lo storico Paolo Giovio pubblicò Larii lacus vulgo Comensis descriptio, in cui parlava ampiamente della chiesa di San Giorgio posta a levante di Mandello.

Il 26 marzo 1594 venne stabilito da Nicola Rosaspina che in San Giorgio venisse celebrata almeno una messa a settimana e tra il Seicento e l’Ottocento la chiesa ospitò il sepolcro comune per le frazioni di Maggiana, Lombrino e Crebbio.

La chiesa deve il suo aspetto attuale a restauri, iniziati in epoca trecentesca, di un edificio che già esisteva nell’XI secolo.



Della primitiva costruzione è conservata un’acquasantiera ornata da un motivo a intreccio geometrico-floreale sul fronte e sui fianchi da un rilievo raffigurante una croce. L’interesse principale dell’edificio è dato comunque dai dipinti che ornano le pareti della navata.

La Crocifissione del presbiterio è della fine del XV secolo, il ciclo escatologico, secondo alcuni studiosi, mostra legami con la tradizione pittorica ligure-piemontese, mentre secondo altri è più vicino alla tradizione locale ed è collocabile agli anni Ottanta del Quattrocento.

Sabato prossimo, come detto, tornerà dopo alcuni anni l’appuntamento con la festa patronale, che prevede alle ore 16 la messa solenne. La celebrazione eucaristica sarà seguita dall’incanto dei canestri. A questo proposito dalla comunità pastorale di Abbadia Lariana giunge l’invito a offrire dolci, torte, biscotti, cesti e prodotti di vario genere, che dovranno essere consegnati il giorno stesso della festa direttamente davanti alla chiesa tra le 14.30 e le 15.50.

La raccomandazione, alla luce delle disposizioni vigenti, è quella di indicare gli ingredienti contenuti nel prodotto alimentare da incantare.

Oggi intanto, lunedì dell’Angelo, la chiesa di San Giorgio osserverà un’apertura straordinaria. Vi si potrà accedere per visitarla questa mattina dalle 10 alle 12.30 e nel pomeriggio dalle 14 alle 18.

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