Lo scorso 5 aprile il Senato ha approvato il disegno di legge che istituisce la Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli alpini e ne individua la ricorrenza il 26 gennaio, anniversario della storica battaglia di Nikolajewka.
Quel drammatico episodio del 1943 è assurto a simbolo del valore e dello spirito di sacrificio delle penne nere. Gli alpini - dopo strenui combattimenti, guidati dal generale Reverberi - aprirono la strada ai reparti in ritirata rompendo l’accerchiamento dell’Armata rossa.
E’ in ricordo dei valori alla base di quei sacrifici - il dovere, l’altruismo, la solidarietà, il senso della patria - che la sezione Ana “Alto Lario” di Colico ha allestito una mostra destinata agli alunni di terza media, rievocando le difficoltà e la sofferenza della campagna italiana di Russia.
Valori ereditati e consolidati dall’Associazione nazionale alpini, valori che si traducono nella frase “ricordiamo i morti aiutando i vivi”. “E’ del resto all’insegna di questo motto - spiega il presidente della sezione, Stefano Foschini - che la nostra associazione promuove interventi di solidarietà e aiuto alle popolazioni sofferenti, in particolare attraverso l’attività della Protezione civile, nel corso di tutte le piccole e grandi emergenze che hanno colpito il Paese. Ricordiamo il sisma del 1976 in Friuli, quello in Irpinia del 1980, i terremoti in Umbria e Marche del 1997, in Abruzzo del 2009, nella Pianura padana nel 2012 e, per ultimo, in Centro Italia nel 2016”.
“Poi ancora - aggiunge - i disastri idrogeologici in Valtellina nel 1987, in Piemonte nel ‘94 e nel 2000, in Liguria nel ‘96 e nel 2011, in Veneto e Trentino nel 2019. Senza contare le tante missioni all’estero: il terremoto in Armenia del 1989, la Missione “Arcobaleno” in Albania nel 1999, l’emergenza idrogeologica in Francia nel 2000 e lo tsunami nello Sri Lanka nel 2005. Per ultima, ma certo non meno importante, l’emergenza coronavirus che ha visto impegnata tutta l’associazione dal 2020 ad oggi”.
La mostra percorre i momenti più salienti e dolorosi della campagna italiana di Russia: la partenza, il fronte, la ritirata e la prigionia, per soffermarsi sugli interventi di solidarietà della Protezione civile. Saranno esposti oggetti, divise, documenti, fotografie e scenari.
Le prime scuole coinvolte in questo percorso storico sono l’Istituto comprensivo statale di Dongo e Gravedona (con la collaborazione della Sezione Ana di Como e dei gruppi alpini di Dongo e Musso) sabato 30 aprile e sabato 14 maggio le scuole medie di Dervio dell’Istituto comprensivo di Bellano, con l’assistenza del Gruppo alpini di Dervio.
Un percorso che vuole evidenziare la sofferenza delle guerre e l’impegno concreto dell’Ana per assistere e accogliere le popolazioni che soffrono.
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