Da Mandello Lario a Roma per incontrare papa Francesco.
Papa Francesco incontra oggi, lunedì dell’Angelo, gli adolescenti italiani in piazza San Pietro a Roma. Si tratta di un’iniziativa rivolta ai ragazzi dai 12 ai 17 anni provenienti da diocesi, parrocchie, movimenti e associazioni.
“Il pellegrinaggio degli adolescenti italiani - spiegano dal Servizio nazionale di pastorale giovanile - vuol essere un’esperienza di comunione fraterna: con i compagni di viaggio, attraverso la condivisione di piccoli e grandi bisogni quotidiani, con i coetanei che si incontreranno, per la sorpresa di una prossimità che rende presente tutta l’Italia e con la Chiesa, che è comunione tra terra e cielo, tra donne e uomini testimoni della fede nel Signore risorto di tutti i tempi”.
In un periodo come quello che stiamo attraversando “un appuntamento simile ha il carattere della follia unito a un po’ di coraggio sapiente e alla passione che ci guida da sempre: noi vogliamo bene ai nostri ragazzi! E il coraggio è quello di provare a rimetterci in cammino, a tornare in strada con gli adolescenti, superando la paura di trovarli dove sono e non dove pensiamo siano rimasti”.
Grande la partecipazione dalla diocesi di Como. Ne abbiamo parlato con don Pietro Bianchi, direttore della Pastorale giovanile vocazionale. Insieme ad adolescenti, educatori, sacerdoti, religiosi, religiose, educatori e animatori ci sarà anche il vescovo, monsignor Oscar Cantoni.
Sono quasi 700 gli adolescenti della diocesi lariana a Roma per l’incontro con papa Francesco. Si aspettava una risposta così entusiasta? E da dove nasce il desiderio di partecipare? “E’ stata una sorpresa enorme - risponde don Pietro - Non ci aspettavamo una adesione così ampia. Onestamente avevamo un’aspettativa bassa, per tanti motivi: perché comunque il Covid è ancora presente, le restrizioni si allentano ma viene richiesta prudenza, i gruppi hanno fatto e continuano a far fatica nella programmazione, qualcuno non è ancora riuscito a incontrarsi, i giorni scelti sono a ridosso della Pasqua e la proposta è a suo modo impegnativa, eppure le iscrizioni sono arrivate”.
“Questo ci dice una grande verità - aggiunge - e cioè che la fascia degli adolescenti è quella più originale. E’ un periodo fatto di contraddizioni, di incertezze, ma gli adolescenti sono così: ci sono sempre stati e, ogni volta che li abbiamo interpellati, hanno risposto. Sarà il primo grande incontro in epoca post-Covid, con il desiderio di stare insieme, con gli adolescenti da tutta Italia, in cui vivremo tre dimensioni importanti: l’incontro, la festa, la preghiera con il Papa”.
Dopo l’incontro di oggi pomeriggio con il pontefice domani, 19 aprile, al mattino messa con il vescovo Oscar.
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