(C.Bott.) Una carrellata di immagini (e un bel carico di emozioni) per “raccontare” dieci anni trascorsi alla casa di riposo di Mandello Lario nel ruolo di educatrice e accanto agli anziani, attenta anche alla più piccola richiesta degli ospiti della Rsa di via degli Alpini e a ogni loro esigenza. E sempre disposta a incoraggiarli, a donare loro una carezza e un sorriso.
Daniela Beri ha preso servizio ieri alla residenza sanitaria per disabili della Casa “Madonna del Lavoro” dell’Opera don Guanella a Nuova Olonio di Dubino.
Dieci anni indimenticabili, per lei, che aveva iniziato a lavorare a Mandello dopo avere operato per otto anni in una Rsd a Grandola e Uniti e prima ancora in una comunità psichiatrica di Menaggio.
Dieci anni che non dimenticheranno neppure gli ospiti della struttura mandellese e i loro familiari proprio per le attenzioni riservate loro da Daniela, per la sensibilità e l’affetto dimostrati in ogni circostanza.
Molteplici sono le iniziative che anno dopo anno hanno visto l’educatrice derviese animare in prima persona, sempre con garbo e dolcezza, le giornate degli ospiti della casa di riposo. Su tutte, gli incontri del percorso avviato nel 2012 dalla Biblioteca comunale “Ercole Carcano” e appunto dalla Rsa con l’iniziativa “Nonno leggimi una storia”, proseguito nel 2013 con “Il germoglio”, con “C’era una volta” nel 2014 e con “Nonno raccontami” nel 2015. Poi “Leggere per crescere” nel 2016, “Il gioco: ieri e oggi” l’anno successivo, “Riciclo” nel 2018 e “C’era una volta…” nel 2019.
Il progetto prevedeva letture di gruppo rivolte alle bambine e ai bambini dell’ultimo anno delle scuole dell’infanzia da parte di alcuni anziani e pensionati mandellesi abituali frequentatori della Biblioteca o del centro diurno, oppure ospiti presso la stessa Rsa.
Alle letture seguiva un laboratorio creativo con la partecipazione proprio di alcuni ospiti della casa di riposo. E Daniela Beri è sempre stata in prima fila nel coordinare e gestire quegli incontri.
Poi, anno dopo anno, la realizzazione del calendario da parte degli ospiti della Casa, sempre sotto la sua attenta guida. E ancora: i laboratori, numerosi momenti musicali, le feste per i compleanni e quelle proposte sotto Natale e in occasione della Pasqua.
Quindi - a inizio 2020, tra l’altro l’anno delle sue nozze - l’irrompere della pandemia e purtroppo tutto si è fermato. Non però il legame che come detto per un decennio ha unito l’educatrice agli anziani della Rsa di Mandello.
Ora si apre un nuovo capitolo della sua vita professionale, per lei inizia un altro percorso. E allora buon cammino, Daniela!
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