Aveva 91 anni. Il suo nome si lega agli anni d’oro della boxe. Con De Marcellis portò numerosi pugili a conquistare importanti vittorie
Gottardo Targa (1930-2022) |
(C.Bott.) Lo scorso mese di novembre aveva compiuto 91 anni e poche settimane prima aveva tagliato il traguardo dei 67 anni di nozze. Era infatti il 2 ottobre 1954 quando a Trenzano, nel Bresciano, sposò Maria Zanetti. Una data indimenticabile di per sé, quella del matrimonio, ma nel suo caso ancora più significativa perché lo stesso giorno, lo stesso mese e lo stesso anno si era sposato anche Fausto Zanetti, fratello di Maria.
Oggi Mandello Lario piange Gottardo Targa, il cui nome e la cui storia di vita si legano certamente alla Moto Guzzi, dove ha sempre lavorato come operaio, ma anche al pugilato e agli anni d’oro della boxe mandellese.
E’ sempre stata la sua grande passione, il pugilato, e con Firmino De Marcellis formò un binomio capace di crescere, far salire sul ring e portare alla vittoria numerosi pugili.
Il forte legame tra Gottardo Targa e la boxe era stato ricordato anche alcuni anni fa in occasione di una mostra allestita a Lecco dal Coni per celebrare 100 anni di sport nel territorio lecchese.
In quell’occasione era stato ripercorso il cammino del Gruppo sportivo “Moto Guzzi”, capace di diventare uno tra i sodalizi più importanti della Lombardia in varie discipline. La sua sezione pugilistica aprì palestre ad Asso, Canzo, Sondrio e Chiavenna, oltre ad “assorbire” la “Pugilistica lecchese”, con i suoi atleti allenati da Giulio Frigerio, e la “Boxe Bergamo”.
Gottardo Targa (primo a sinistra) in una foto che lo ritrae con Ermanno Fasoli e Firmino De Marcellis. |
Numerosi i titoli italiani vinti da pugili della “colonia” di De Marcellis e Targa. Tra gli altri Ermanno Fasoli, Luigi Boschi, Ugo Poli, Biagio Pierri, Aldo Bentini, Mario Almanzo e Armando Zanini.
Mandello Lario era insomma un vero e proprio riferimento per il pugilato italiano e nella crescita della cosiddetta “nobile arte” Targa ebbe con De Marcellis, come detto, un ruolo fondamentale.
Coltivò anche un’altra passione, Gottardo, nel corso della sua vita, ossia quella per i firlinfeu. Fu infatti uno dei componenti dell’“Allegra brigata” fin dai primi anni di attività del gruppo folcloristico mandellese, a lungo diretto dal maestro Francesco Milanesi, cui subentrò Giovanni Ceraulo.
Oltre alla moglie Maria, Targa lascia i figli Ivan e Lucia (con Simona e Marco) e i nipoti Beatrice e Filippo, ai quali Gottardo era particolarmente affezionato.
I funerali si svolgeranno sabato 5 marzo alle ore 15 nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore a Mandello.
Lo ricordo con affetto
RispondiElimina