20 marzo 2022

Mandello Lario canta e suona per l’Ucraina. Dolci note e belle voci emozionano al “De André”

Natalia Nagorna: “Se chi ha responsabilità nel conflitto ascoltasse la voce della musica forse trarrebbe motivo per meditare su quanto sta accadendo”

Natalia Nagorna e il tenore coreano Suntae Im sul palco del "De André".


di Claudio Bottagisi

Le dolci note di un pianoforte e le voci armoniose di un tenore e di un soprano per dire no alla guerra e lanciare un messaggio di gioia e di speranza. Un concerto per la pace nei giorni in cui a dominare sono le drammatiche notizie che giungono dall’Ucraina in lotta contro l’invasore russo.

Quattro eccellenti interpreti al “De André” affiancati da altrettanti allievi della Project Rock School, promettenti e intenzionati a percorrere un lungo quanto affascinante cammino musicale.

Mandello Lario ieri pomeriggio ha suonato e cantato per l’Ucraina. Un concerto benefico organizzato dal Comune proprio per riaffermare il linguaggio universale della musica e del bel canto.

Sul palco del teatro comunale sono saliti la pianista e docente Natalia Nagorna e il soprano Irina Kozar, entrambe ucraine di nascita, il tenore coreano Suntae Im e Valentina Nagorna, madre di Natalia, ora in Italia con la figlia dopo lunghi anni dedicati all’insegnamento nella sua terra d’origine. Con loro Matilde Passoni, Elena Lattuada, Alessandro Gaddi e Massimiliano Lopez.



Coinvolgente il programma di scena, a iniziare dal brano con cui Natalia Nagorna ha aperto il concerto: “Méditation” di Jules Massenet. Una scelta voluta, “perché - come ha spiegato la musicista prima di raggiungere il pianoforte - se chi ha responsabilità in questo conflitto ascoltasse questo pezzo e in generale la voce della musica forse trarrebbe motivo per meditare su quanto sta accadendo”.

Spazio poi alla giovanissima Matilde Passoni, che all’“Inno alla gioia” di Beethoven ha fatto seguire la “Primavera” di Vivaldi, ideale auspicio di una rinascita nel segno della concordia e del silenzio delle armi.

Natalia Nagorna al pianoforte.


Bravi anche Elena Lattuada con due brani di Beethoven (“Preludio” e “Scherzo”), Alessandro Gaddi con un pezzo del norvegese Edvard Grieg (“Il mattino”) e Massimiliano Lopez, che all’“Ave Maria” di Bach e al “Preludio” di Chopin ha fatto seguire una sua apprezzata, vibrante e applaudita composizione dal titolo “Pensiero”.

Natalia Nagorna è poi tornata al pianoforte per eseguire il “Notturno” di Chopin, prima di cedere il testimone alla musica lirica.

Sul palco è quindi salito Suntae Im, che accompagnato al pianoforte da Natalia Nagorna ha proposto nell’ordine “Amor ti vieta” dall’opera lirica Fedora di Umberto Giordano, “Recondita armonia” dalla Tosca di Giacomo Puccini, “Parlami d’amore Mariù” (noto brano dei primi anni Trenta scritto per la voce di Vittorio De Sica), “Tu che m’hai preso il cuor” di Franz Lehar e “Tu ca nun chiagne”.

Valentina Nagorna, Irina Kozar e Natalia Nagorna.


Al tenore coreano si è alternata Irina Kozar, che ha strappato a sua volta alla platea convinti applausi esibendosi accompagnata al pianoforte da Valentina Nagorna e cantando con intensa partecipazione l’“Ave Maria” di Bach e Gounod e tre brani tipici ucraini, l’ultimo dei quali “raccontava” il Dnepr, il grande fiume che attraversa l’Ucraina e bagna anche la capitale Kiev, oltre alla bellezza e al fascino della natura.

Per l’ultimo brano del concerto, affidato a Suntae Im, la scelta è caduta su una canzone napoletana conosciuta in tutto il mondo e composta a Odessa, città portuale nel Sud dell’Ucraina. Un ultimo ideale legame tra l’Italia e la nazione da oltre tre settimane al centro del conflitto bellico. Un ultimo omaggio di Mandello a una terra che sta soffrendo. E che implora la pace.



Matilde Passoni


Elena Lattuada

Alessandro Gaddi

Massimiliano Lopez




Gli assessori comunali Guido Zucchi e Doriana Pachera.


Valentina Nagorna




3 commenti:

  1. 19 marzo 2022,concerto per l'Ucraina. Nel giorno della festa del papà un pensiero a quanti hanno salutato i figli in attesa di vederli tornare in Patria.

    RispondiElimina
  2. Ogni momento della serata è stato bello, commovente, emozionante. Un auspicio per vincere l'odio ed il conflitto su cui tanti hanno soffiato e purtroppo soffiano ancora, affinché due popoli da sempre fratelli ritrovino i valori di fratellanza e solidarietà.

    RispondiElimina
  3. Che concerto spettacolare. Hanno tutti suonato alla grande ed è stata molto particolare l'alternanza tra canzoni tipiche dell'Ucraina e quelle dell'Italia. E' triste il fatto che adesso in Ucraina c'è questa guerra terribile. Sentendo la musica del piano e le voci dei cantanti lirici, ho provato un barlume di speranza che solo poche occasioni sanno fornire.

    RispondiElimina