La rivista trimestrale dedica una serie di pagine al panoramico anello per creste e rifugi ispirato dal Trail delle Grigne Sud, di cui Alessandro Gilardoni parla dettagliatamente in un altro servizio
(C.Bott.) Un itinerario escursionistico che trae ispirazione dal Trail delle Grigne Sud, sfida “a fil di cielo” che domina il calendario delle manifestazioni proposte ogni inizio autunno a Mandello Lario.
Un panoramico anello per creste e rifugi suggerito nel numero “di primavera”, di recente pubblicazione, della rivista “Le montagne divertenti”, trimestrale sull’ambiente alpino della Valtellina e della Valchiavenna di cui è direttore responsabile Enrico Benedetti.
Un percorso “ai piedi della Grigna” raccontato fin nel più piccolo dettaglio, un tragitto che da Somana porta allo Zucco Sileggio, quindi alla bocchetta di Verdascia, alla cima del Monte Pelagia e alla bocchetta di Calivazzo, per poi raggiungere la bocchetta di Prada.
Quindi altre “tappe” rappresentate dalla traversata del grande anfiteatro del Releccio che si conclude al rifugio Bietti-Buzzi, da lì fino all’Alpe di Calivazzo per poi fare ritorno a Somana passando per il santuario di Santa Maria.
Al dettagliato racconto dell’escursione, corredato da numerose fotografie, segue un servizio - a firma di Beno e di Matteo Gianatti - dedicato al TGS e a una piacevole chiacchierata con il mandellese Alessandro Gilardoni, organizzatore del trail e appassionato corridore di ultramaratone.
“Nei miei giri in solitaria lungo i sentieri di casa - premette Gilardoni - a poco a poco ha cominciato a prendere forma l’idea di disegnare proprio lì un percorso, un trail del tutto nuovo sul versante racchiuso tra la cima della Grigna Settentrionale e il lago. Ne è scaturito un tracciato che partendo dal centro di Mandello compie in senso orario un anello al cospetto delle pareti verticali del Sasso Cavallo e del Sasso Carbonari e poi ritorna al punto di partenza”.
E’ nato così il TGS Extreme, a cui si è aggiunto il TGS Sprint, gara più breve e meno impegnativa, che si sviluppa a quote inferiori. E a partire dalla seconda edizione della spettacolare gara di corsa in montagna, datata 2018, ecco la prima novità, con l’aggiunta della salita al monte Pilastro per la cresta Sud “a completare - per dirla con le parole di Cecilia Pedroni, vincitrice di tutte e quattro le edizioni del trail fin qui disputate - un percorso già entusiasmante, aggiungendo un pizzico in più di tecnico che nel complesso rende la gara unica”.
E’ proprio Cecilia Pedroni la concorrente dalla quale, nella chiacchierata con Beno e Gianatti pubblicata sulla rivista, Alessandro Gilardoni dice di essere rimasto maggiormente colpito. “Ha una forza di volontà incredibile - spiega il mandellese - e ha partecipato anche all’edizione “Free & solo” organizzata nel 2020. Lei è la vera regina del TGS”.
E in campo maschile? “Ho molto apprezzato la sportività di Luca Arrigoni e Andrea Rota - afferma Gilardoni - che nell’edizione del 2021 del TGS Extreme si trovavano al comando a metà gara e che per un malinteso al punto di controllo di Era avevano imboccato il percorso del TGS Sprint. Raggiunta la Gardata si erano resi conto dell’errore e si erano ritirati. Qualche imprecazione a caldo, ma poi molto “fair play” nel minimizzare l’accaduto. Due veri sportivi!”.
Quindi altre domande e altre risposte: sul TGS Intrepid riservato ai ragazzi disabili con accompagnatore, sulla manutenzione dei sentieri e sul gran lavoro che ne consegue e sull’importanza di un efficiente staff organizzatore, fino alle prime anticipazioni sull’edizione 2022 del Trail delle Grigne Sud.
“Quest’anno - spiega Alessandro - si svolgerà sabato 1° ottobre con uno slittamento di una settimana rispetto alla data consueta, così da avere un maggior distanziamento rispetto a un altro evento di corsa in montagna che si svolge nel gruppo delle Grigne. Il meteo, come sempre, detterà legge. Se la giornata sarà bella tutto sarà più facile e si potrà apprezzare appieno la bellezza del percorso. Incrociamo quindi le dita e speriamo di essere fortunati come per le passate edizioni, ma siccome la gara è molto impegnativa e la sicurezza è la nostra priorità abbiamo predisposto anche percorsi alternativi più brevi in accordo con il direttore di gara e con il Soccorso alpino”.
E un’ultima considerazione: “Va detto che la gioia che si vede sulle facce di quasi tutti i finisher quando tagliano il traguardo testimonia la grande soddisfazione per aver portato a termine l’impresa nonostante il grande sforzo compiuto”.
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