La diocesi di Como, tramite la Caritas, ha indetto una campagna di raccolta fondi a sostegno di Caritas-Spes Ucraina, che continua la sua attività di assistenza alla popolazione anche con la guerra in corso.
“In queste ore di grande tensione - spiega il direttore della Caritas diocesana, Roberto Bernasconi - oltre a continuare l’incessante preghiera per la pace vogliamo mostrare la nostra vicinanza umana e materiale alle persone provate dal conflitto: d’intesa con Caritas italiana e in dialogo con l’esarcato della Chiesa greco-cattolica ucraina in Italia rilanciamo così la campagna di raccolta fondi da destinare alle attività di assistenza umanitaria promosse dalla rete Caritas all’interno del territorio ucraino e nei Paesi in prima linea nell’accoglienza dei profughi in fuga dalla guerra”.
Caritas-Spes Ucraina è presente in 19 centri sparsi su tutto il territorio ucraino: una rete capillare tramite la quale la Caritas dal 2014 ad oggi ha aiutato 826.500 persone, assistendole nei loro bisogni primari.
“Attraverso questi centri e altre strutture che si rendono disponibili - spiegano alla Caritas - si stanno distribuendo generi alimentari, prodotti per l’igiene, acqua potabile e prodotti per il riscaldamento. Si sta altresì fornendo assistenza sanitaria, supporto psicologico, assistenza alle persone anziane rimaste sole e accoglienza. Operatori e volontari sono mobilitati per trasportare le persone più vulnerabili in zone più sicure. Da segnalare anche la presenza di personale sanitario che negli anni si è specializzato nell’assistenza delle persone traumatizzate dalla guerra che risulta quanto mai preziosa in questo frangente”.
“Particolare attenzione - aggiungono - è rivolta ai minori, in parte alloggiati presso 22 case famiglia, ma soprattutto ai tanti bambini ospitati negli orfanotrofi pubblici. La Caritas ha messo a disposizione nella parte più occidentale del paese 5 strutture di accoglienza dove assistere questi bambini”.
La Caritas diocesana di Como non promuove raccolte di abiti e di generi di prima necessità.
“In dialogo con la Caritas nazionale e con le Caritas lombarde - osserva ancora Bernasconi - abbiamo deciso di non promuovere direttamente raccolte di beni che sarebbero difficili da gestire dal punto di vista logistico. I beni necessari verranno acquistati, secondo i bisogni delle Caritas locali, in loco o, dove non possibile, nei posti più vicini ai luoghi di distribuzione”.
Continua inoltre il dialogo e la vicinanza con la popolazione ucraina presente in diocesi di Como. “Siamo grati alla diocesi di Como per la vicinanza mostrata in queste ore per noi di grande shock. Incontrando le persone della mia comunità vedo tanto bisogno di incoraggiare, dare forza e sostegno”, è il commento di don Mykola Shcherbak, sacerdote ucraino di rito greco-cattolico, collaboratore della diocesi e guida spirituale della comunità ucraina comasca.
Ricordiamo che è
possibile partecipare alla campagna di raccolta fondi con donazioni sul c/c
bancario presso il Credito Valtellinese (IBAN: IT 95 F 05216 10900 0000 0000
5000) intestato a Caritas diocesana di Como - Viale Battisti 8, 22100 Como.
Causale: emergenza Ucraina.
Nessun commento:
Posta un commento