L’ex sindaco di Mandello Lario ricorda il “re del Civetta”: “L’avevo visto di recente al Golf club Lecco e una volta di più mi ero reso conto di come lui sapesse giocare con facilità”
Giorgio Redaelli e il golf, sua grande passione. |
(C.Bott.) C’era la montagna, è noto a tutti, in cima alle passioni e ai desideri di Giorgio Redaelli. Ma da alcuni anni a questa parte c’era anche il golf, che al “re del Civetta” scomparso questa settimana all’età di 86 anni ha regalato belle soddisfazioni.
Sul finire del 2015 in occasione della tradizionale cena di Natale, il Golf club Lecco gli aveva conferito la tessera di socio onorario. A consegnargliela era stato il presidente, Walter Fontana. “Ci sono uomini - era scritto sulla motivazione del riconoscimento - che hanno onorato la vita con le proprie passioni, uomini che sono stati e restano un esempio, uomini che hanno dedicato risorse e energie a un’impresa, uomini che non mollano mai e che per questo ci sono di esempio, uomini ai quali essere grati”.
“Qualcuno ha detto che la gratitudine è la memoria del cuore - si leggeva sempre nella motivazione - e il cuore non dimentica”.
Nell’esprimere gratitudine per il riconoscimento conferitogli, Redaelli aveva commentato: “Per me è stata una sorpresa oltremodo gradita, che mi ha commosso e mi ha lasciato senza parole. Da parte mia non posso che spronare gli amici del Golf club Lecco a continuare sulla strada dei fatti e non parole, dell’attenzione al golfista e del costante miglioramento dei campi e delle strutture”.
A ricordare Giorgio Redaelli e la sua passione per il golf all’indomani dell’ultimo saluto tributato al grande alpinista è Giorgio Siani, già sindaco di Mandello Lario, come noto paese d’origine del “re del Civetta”, e padre di Giovanni, soltanto ventenne ma già splendida realtà di questa disciplina sportiva che lo scorso mese di settembre l’ha visto laurearsi vicecampione italiano a coronamento di una stagione 2021 da incorniciare che lo aveva tra l’altro portato a primeggiare in prestigiose competizioni disputate a Parma e a Bologna.
“Ho avuto modo di leggere il libro Momenti di vita - dice Giorgio Siani - e già nella prefazione c’è tutta l’essenza del personaggio-Redaelli. Il resto del testo sono belle narrazioni delle sue ascensioni e delle sue innumerevoli imprese”.
Siani ricorda come, sempre nella prefazione di quel libro dato alle stampe nel 2004, Redaelli ringraziasse la sua famiglia per avere accettato il suo modo di vivere, a volte difficile per molti.
“Avevo rivisto Giorgio di recente al Golf club - dice ancora l’ex sindaco di Mandello - e una volta di più mi ero reso conto di come lui sapesse giocare con facilità. Mi aveva anche detto che a suo giudizio il golf è lo sport più difficile dopo il polo. Al che io gli avevo chiesto se avesse mai provato a praticare il polo e lui mi aveva risposto affermativamente. L’ho fatto, mi disse, per rendermi conto se è realmente così difficile…”.
A golf Giorgio Redaelli ha avuto modo di giocare anche con il figlio di Siani, quando Giovanni era poco più che un ragazzino. “Gli faceva molto piacere - ricorda l’ex primo cittadino mandellese - anche perché per lui giocare a golf voleva dire socializzare e al tempo stesso stare con i più giovani. Ora Giovanni è in Scozia e la notizia della morte di Redaelli l’ha molto colpito. Anche lui ha letto il suo libro e gli voleva bene, un po’ come tutti. In effetti al Golf club Lecco Giorgio, che mi chiedeva sovente notizie di mio figlio ed era un suo grande tifoso, era davvero amatissimo. Semplicemente era un grande”.
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