(C.Bott.) “Custodire ogni vita”. E’ questo il tema della 44.ma Giornata per la vita che si celebrerà domani, domenica 6 febbraio.
La significativa ricorrenza mobiliterà anche quest’anno volontarie e volontari del Centro di aiuto alla vita di Mandello Lario, che già lo scorso fine settimana ad Abbadia Lariana avevano sensibilizzato l’opinione pubblica sulle tematiche sollecitate dalla ricorrenza stessa, anticipando l’appuntamento di una settimana per la concomitanza domenica prossima con la festa in onore della compatrona santa Apollonia.
Domenica 6, dunque, prima di ogni messa festiva nelle chiese della comunità pastorale di Mandello (“Sacro Cuore”, “San Lorenzo”, Somana e Olcio) verrà celebrato il “rosario per la vita” e all’esterno verranno vendute le primule, fiore simbolo della rinascita primaverile. Il ricavato andrà a favore delle attività svolte dal Centro di aiuto alla vita. Sostenere i Cav significa del resto aiutare la vita a sbocciare.
Recita del rosario e vendita di primule, sempre domani, anche all’esterno della chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio a Lierna.
E’ stato intanto diffuso il messaggio che i vescovi italiani hanno predisposto in occasione della Giornata per la vita. Vi si legge tra l’altro: “Al di là di ogni illusione di onnipotenza e autosufficienza, la pandemia ha messo in luce numerose fragilità a livello personale, comunitario e sociale. Non si è trattato quasi mai di fenomeni nuovi. Ne emerge però con rinnovata consapevolezza l’evidenza che la vita ha bisogno di essere custodita”.
E ancora: “Abbiamo capito che nessuno può bastare a se stesso”. Quindi la citazione di una riflessione di papa Francesco dell’ottobre 2020 secondo cui “la lezione della recente pandemia è la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca, dove il male di uno va a danno di tutti. Ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme”.
Più avanti i vescovi affermano: “Ciascuno ha bisogno che qualcun altro si prenda cura di lui, che custodisca la sua vita dal male, dal bisogno, dalla solitudine e dalla disperazione… La risposta che ogni vita fragile silenziosamente sollecita è quella della custodia. Come comunità cristiana facciamo continuamente l’esperienza che quando una persona è accolta, accompagnata, sostenuta e incoraggiata ogni problema può essere superato, o comunque fronteggiato con coraggio e speranza”.
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