Appassionato di fotografia e di teatro, aveva dedicato un libro alla roggia Valmeria. I funerali si terranno martedì 15 febbraio alle ore 10 nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore a Mandello
(C.Bott.) Lutto a Mandello Lario per la morte di Emilio Panizza. Aveva 93 anni e il suo nome si lega alla storica tipografia gestita per decenni con il fratello Achille (a partire dal 1970 la sede era in via Statale), fondata nel 1911 dal loro padre Giovanni e in attività fino a dicembre 2010, dunque alla soglia dei 100 anni.
Il traguardo del secolo era stato festeggiato con una mostra allestita in sala civica in cui erano esposti libri, manifesti e copertine di dischi usciti da quella stessa tipografia, oltre ad alcuni strumenti di lavoro.
Il nome di Achille Panizza si lega anche alla roggia Valmeria. Alla storia di quel canale artificiale, da secoli simbolo delle attività lavorative e commerciali di Mandello, lui aveva dedicato nel 2006 un libro e proprio da quella pubblicazione era nata da parte dei volontari dell’Archivio comunale della memoria locale l’idea della ruota idraulica inaugurata nel giugno 2019 nell’area compresa tra via Dante e via Cesare Battisti, a ridosso del fiume Meria.
Tra le passioni giovanili di Panizza vi era stato il teatro. Aveva fatto parte della filodrammatica “Stella alpina”, protagonista con suo fratello Achille, con Adelio Bottagisi, Luigi Manzini, Gianni Comini, Gaspare Carizzoni, Ezio Mori e altri ancora di innumerevoli rappresentazioni tenute non soltanto nei locali sottostanti la chiesa mandellese del Sacro Cuore ma anche fuori Mandello.
Coltivò fin da ragazzino la passione per la fotografia e forte era altresì il suo attaccamento alla Moto Guzzi.
Alla vigilia del motoraduno internazionale del settembre 2016 Emilio Panizza aveva realizzato un Dvd con numerosi “modellini gioiello” - come lui stesso li aveva definiti - di motociclette prodotte dalla Casa dell’Aquila dalla fondazione fino alla fine degli anni Settanta. Si andava dalla Normale del 1921 all’850 Le Mans del ’75, passando per la Sport 500 del 1923, la mitica GT Norge del ’29, la 4 Cilindri 500 del 1930, l’Albatros del ’46, la Motoleggera 65 dello stesso anno, il Falcone del ’50, il Galletto, la V7 Record e la V7 Sport rispettivamente del 1969 e del 1971, oltre a numerose altre “due ruote” rigorosamente “firmate” Moto Guzzi.
I modellini fotografati da Panizza appartenevano alla ditta Pietro Muscarà di Messina. Significativa la scelta di dedicare quel Dvd a Federico Mapelli, storico ex dipendente della Guzzi, scomparso nel 2015 all’età di 100 anni.
I funerali di Emilio Panizza si svolgeranno martedì 15 febbraio alle ore 10 nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore a Mandello.
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