Un momento della cerimonia nuziale del 31 maggio 2014 a Colico. |
(C.Bott.) La “sua” Berbenno, comune di poco più di 4.000 abitanti della provincia di Sondrio, ha seguito la gara su un grande schermo e alla fine ha esultato per Arianna Fontana, splendido argento alle Olimpiadi invernali 2022 nella staffetta mista di short track.
Un podio prestigioso, conquistato con Martina Valcepina, Andrea Cassinelli e Pietro Sighel, che appunto con Arianna hanno regalato all’Italia la seconda medaglia ai Giochi di Pechino.
Nel libro della vita della fortissima pattinatrice valtellinese vi è anche un capitolo lecchese. Era il 31 maggio 2014 e Arianna si sposava a Colico con Anthony James Lobello, pattinatore e nazionale azzurro anche se originario degli Stati Uniti.
Pochi mesi prima con le tre medaglie olimpiche (un argento e due bronzi) ottenute ai Giochi di Sochi aveva conquistato tutti, ma prima ancora aveva fatto battere forte appunto il cuore di Anthony James.
A fare da suggestivo scenario al coronamento della bella storia d’amore dei due campioni era stato il prato antistante il “Seven Park hotel” di Colico, che in serata aveva ospitato il ricevimento nuziale.
Poco più di cento gli invitati, elegantissimi e emozionati quanto gli sposi, che per buona parte della cerimonia si erano tenuti le mani e guardati teneramente negli occhi. A osservare la scena anche il monte Legnone, che a dispetto della stagione primaverile inoltrata aveva voluto mostrare il suo volto ancora parzialmente innevato.
Testimone per la sposa era Veronica De Gianni, sua concittadina, per lo sposo l’americano Matthew Robert Gray Pitner.
“Celebriamo un matrimonio all’aperto per la prima volta qui a Colico - aveva detto il sindaco, Raffaele Grega, accogliendo gli invitati - com’è desiderio degli sposi, anche se poi dovremo raggiungere la casa comunale per dare ufficialità al matrimonio civile, nel rispetto della legge”.
Grega aveva quindi letto il verbale e, di seguito, gli articoli del Codice civile sui diritti e i doveri dei coniugi. Poi il momento più emozionante della cerimonia.
Lobello, trentenne cresciuto in Florida che per amore di Arianna aveva attraversato l’Oceano per stabilirsi in Italia, rivolto alla bella pattinatrice aveva detto: “Ho viaggiato per migliaia di chilometri e per te viaggerò ancora molto. Ci sono e ci sarò sempre, anche quando il nostro amore sarà vecchio. Sarò sempre accanto a te, sarò sempre qui perché ti amo”.
“Quando ti ho conosciuto parlavo male l’inglese perciò sorridevo e basta - aveva affermato subito dopo la campionessa olimpica - poi però l’ho studiato e adesso sono qui per dirti che ti amerò per sempre, anche se sono un disastro. Ma ti prometto che cambierò”.
Quindi lo scambio degli anelli e la dichiarazione con cui il sindaco aveva ufficializzato che da quel momento Arianna, classe 1990, e Anthony James erano uniti in matrimonio. Quindi l’applauso degli invitati e la passerella fin dentro il parco del “Seven Hotel”.
In serata la cena con un menù che prevedeva risotto con funghi porcini, pennette con spezzato d’astice, sgroppino al limone, filetto di orata in crosta di patate e tagliata di manzo al timo e rosmarino con contorno di insalata, prima della torta nuziale.
Quasi otto anni dopo quella romantica “tappa” colichese ecco la nona medaglia olimpica di Arianna Fontana, da ieri l’atleta più medagliata in assoluto nella storia dello short track.
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