La singolare iniziativa è del Moto club “Moto Guzzi GP” di Mandello. Per il 2021 il riconoscimento è stato attribuito a Enrico Cereda
(C.Bott.) L’iniziativa era stata lanciata lo scorso anno quasi per gioco, ma aveva subito incontrato il favore e l’apprezzamento di non pochi appassionati delle “due ruote”, che vi avevano aderito e che avevano anche sollecitato i promotori a riproporla.
Il Moto club “Moto Guzzi GP” di Mandello Lario non se l’era fatto dire due volte e così ecco il sodalizio presieduto da Mario De Marcellis lanciare anche per il 2022 uno spettacolare itinerario che attraverso scorci e paesaggi di rara bellezza e in un trionfo di tornanti (non a caso il tracciato è stato battezzato “delle 1.000 curve”) darà modo ai motociclisti non soltanto di conoscere e amare la terra lariana ma altresì di ricevere un ricordo da parte del Moto club e soprattutto di concorrere alla nomina di “cavalier guzzista dell’anno”.
Come partecipare, dunque, al moto raid? A spiegarlo è il presidente dell’associazione. “Innanzitutto - afferma De Marcellis - il tracciato può essere affrontato in qualsiasi periodo dell’anno, con partenza dalla Moto Guzzi e arrivo sempre al cancello rosso della storica fabbrica. In un tempo massimo di 5 ore i motociclisti devono coprire un percorso che tocca Varenna, Perledo, Esino Lario, il Passo di Agueglio, Parlasco, Bellano, Vendrogno, Casargo, Pagnona, Dervio e Fiumelatte, prima di fare appunto ritorno a Mandello e alla sede della Casa dell’Aquila”.
“Ogni motociclista - aggiunge - dovrà scattare a Mandello (sia alla partenza sia all’arrivo), a Esino Lario, a Parlasco, a Pagnona e a Fiumelatte una foto che documenti l’avvenuto passaggio da quelle località e in cui si riconoscano la motocicletta Guzzi e il pilota. Le foto dovranno poi essere presentate ai responsabili del club in occasione del consueto ritrovo conviviale del mercoledì sera al ristorante “Al Verde” di Mandello. Per quanto riguarda il tempo impiegato a coprire il percorso indicato, faranno fede gli orari in cui sono state scattate le fotografie”.
Un gruppo di esperti attribuirà un punteggio alla motocicletta utilizzata per il raid, all’abbigliamento (sia del pilota sia dell’eventuale passeggero), alla stagione in cui è stato affrontato il tracciato e alle condizioni climatiche, alla qualità delle immagini scattate e all’età del centauro.
Il punteggio totale ottenuto determinerà a fine anno l’elezione al rango di “cavalier guzzista dell’anno”. Per il 2021 il riconoscimento è stato attribuito al mandellese Enrico Cereda, che ha preceduto Biagio Mottura e Mario De Marcellis. La simpatica quanto singolare cerimonia di attribuzione del titolo e del relativo diploma, con tanto di investitura, si è tenuta mercoledì 12 gennaio al “Verde”.
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