(C.Bott.) L’antica campana della chiesa di San Giorgio oggi pomeriggio è tornata a far sentire… la sua voce. A renderla muta era stato il distacco del batacchio.
Il percussore posto all’interno della campana in bronzo, datata 1530, che da tempo immemore fa udire i suoi rintocchi dal grazioso campaniletto della chiesa situata in posizione dominante rispetto agli abitati di Mandello e Abbadia Lariana, lungo il frequentatissimo sentiero del viandante, si era staccato il pomeriggio della vigilia dell’Epifania.
Oggi, come detto, il problema è stato risolto grazie all’intervento di Paolo Branchi, specializzato nella riparazione e manutenzione di impianti campanari (è titolare della “Branchi campane” di Nova Milanese, in provincia di Monza e Brianza), inviato sul posto dal parroco della comunità pastorale di Abbadia, don Fabio Molteni.
Una curiosità. Nella “loggetta” del campanile raggiunta per eseguire l’intervento di ripristino del batacchio Branchi si è imbattuto in alcuni grossi nidi di calabroni, fortunatamente abbandonati.
La chiesa di San Giorgio deve il suo aspetto attuale a restauri, iniziati in epoca trecentesca, di un edificio che già esisteva nell'XI secolo.
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