Nei giorni delle festività una donna consegna una busta con dentro un biglietto di auguri e la somma di 100 euro. Il presidente Enzo Leos a nome dei volontari: “Abbiamo molto apprezzato quel gesto”
(C.Bott.) E’ sempre piacevole poter riferire di gesti che richiamano al valore immutabile dell’altruismo e che autorizzano a pensare ancora a una società in cui a prevalere non sia l’individualismo, dunque la tendenza a far prevalere gli interessi personali rispetto a quelli collettivi. Porre se stessi al centro di ciò che accade è del resto una tendenza avvertita anche in questo tempo di pandemia, a dispetto di quanto si sarebbe potuto credere nel momento in cui ci si è trovati a fronteggiare l’emergenza.
E’ altrettanto significativo segnalare la presenza e l’attività di enti e associazioni di volontariato che in quanto tali promuovono un autentico spirito di solidarietà. Tra queste associazioni vi è la “V.I.A.”, acronimo di “Vita insieme autogestita”, attiva sul territorio da inizio febbraio del 2000 (ne è presidente Enzo Leos) e la cui sede, dalla fine di quello stesso anno, è posta al civico 34 di via Manzoni a Mandello Lario.
Per più anni, in occasione di ogni Natale e di ogni Pasqua, l’associazione si è vista recapitare da una pasticceria del paese un certo numero rispettivamente di panettoni e di colombe per conto di una signora che però non ha voluto si sapesse chi fosse.
Non è dunque da escludere che sia la stessa persona a essersi presentata nei giorni scorsi alla sede della “V.I.A.”.
Il biglietto augurale lasciato dall'anomina benefattrice all'associazione "V.I.A.". |
“Qualcuno ha suonato al campanello della nostra associazione - spiega il presidente - e un mio assistente è uscito per vedere chi fosse. Al cancello c’era una signora che non abbiamo riconosciuto e che a sua volta non si è presentata. Ha semplicemente consegnato una busta e si è allontanata in tutta fretta”.
“In sede l’abbiamo aperta - aggiunge Enzo Leos - e dentro c’erano un biglietto di auguri di liete festività e 100 euro. Non sappiamo come detto chi ha avuto quel pensiero così gentile, ma vorremmo far sapere all’anonima benefattrice che abbiamo molto apprezzato il suo gesto e che la ringraziamo di cuore a nome di tutti i volontari dell’associazione, ai quali rivolgo il mio “grazie” per l’aiuto e il sostegno che mi garantiscono quotidianamente, tanto più prezioso in questo tempo di pandemia”.
“Devo loro un ringraziamento speciale - conclude il presidente - anche per il supporto che mi hanno assicurato durante il periodo del mio ricovero presso la “Sacra famiglia” a Regoledo di Perledo a causa del contagio da Covid-19 e della riabilitazione seguita a un mio grave infortunio”.
L’occasione è altresì propizia per ricordare che chiunque volesse avvicinarsi all’associazione “Vita insieme autogestita” può farlo telefonando allo 0341-73.24.83 e chiedendo informazioni. Un'opportunità per allungare ulteriormente la catena della solidarietà a cui quell’anonima donatrice ha aggiunto un nuovo anello nei giorni delle recenti festività.
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