(C.Bott.) Il copione si rinnovava ogni 31 gennaio con un festoso e chiassoso corteo per le strade del paese, accompagnato dall’immancabile “rito” dei campanelli suonati a molte abitazioni, prima dell’accensione del grande falò in Poncia, con grandi e piccoli a osservare il propagarsi delle fiamme fino a raggiungere il fantoccio collocato in cima alla catasta.
Mandello Lario si è congedato da gennaio, fino al 2020, con il “ginèe”. Poi è arrivato il Covid a "cancellare" nel 2021 anche questa tradizione, che non si rinnoverà neppure quest’anno sempre alla luce dell’andamento della situazione pandemica e nell’osservanza delle regole in vigore.
“Ginèe” vietati, dunque, sia in Poncia sia nelle frazioni. “Il “ginèe” bruciato in Poncia veniva solitamente preparato dagli alunni delle classi quinte della nostra scuola primaria - spiega l’assessore comunale all’Istruzione, Doriana Pachera - e l’auspicio è che il prossimo anno si possa riprendere anche questa bella tradizione”.
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