Determinante il ruolo di Pelacchi, direttore tecnico della sezione calcio. E Bujar Musaka scrive da Plug: “Grazie Mandello, grazie Omar. State facendo qualcosa di importante”
Era il 1998 quando a Plug, a poca distanza da Lushnjë, comune di circa 84mila abitanti situato nella prefettura di Fier, nella parte centro-occidentale dell’Albania, venne creato un “villaggio” per dare conforto a tante persone, soprattutto bambini che vivono in condizioni precarie.
Il progetto era stato portato avanti dal gruppo delle “Piccole ancelle del Sacro Cuore”. A fianco del Centro Caritas era stato predisposto un centro sportivo per avvicinare i giovani allo sport e da alcuni è allestito anche un campo in sintetico dove i ragazzi dai 7 ai 14 anni hanno la possibilità di divertirsi.
L’obiettivo era anche quello di formare squadre di calcio. Mancavano però alcuni aspetti basilari per intraprendere l’attività. Ecco allora la Sezione calcio della Polisportiva Mandello, tramite il proprio direttore tecnico Omar Pelacchi, avviare un cammino importante per aiutare Bujar Musaka, responsabile dell’attività calcistica, proprio a portare avanti quel progetto.
“Sono venuto a conoscenza di questa fantastica iniziativa tramite alcuni amici albanesi che vivono da anni a Mandello Lario e non potevo tirarmi indietro - dice Pelacchi - Amo il calcio e credo nel settore giovanile. Così mi sono mosso allestendo una sorta di gemellaggio con la locale “polisportiva”. I primi passi sono stati quelli di mandare a Plug tanti indumenti che avevamo in magazzino: dalle magliette ai calzoncini e ai calzettoni e altro ancora. Il tutto per far cullare a quei giovani calciatori il loro sogno”.
“Sono orgoglioso di fare tutto questo - aggiunge - perché la mission di ogni società calcistica è in primis far divertire i giovani e allontanarli dalle cattive strade. Ho già in mente anche altre iniziative, ma per ora iniziamo muovendo piccoli ma importanti passi”.
Dall’Albania la risposta di Bujar Musaka non si è fatta attendere: “Grazie Mandello, grazie Omar. State facendo qualcosa di importante. Non lo fate per Plug ma per i nostri ragazzi che sono felici e entusiasti, come lo sono io. Orgoglioso che ci sia questa collaborazione e questo gemellaggio. Grazie di cuore, Omar!”.
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