Domani sera al “De André” verrà proiettato “Train de vie” del regista rumeno Radu Mihăileanu. Inizio alle ore 21 e ingresso libero
(C.Bott.) “Il 27 gennaio è il giorno della memoria. Era infatti il 27 gennaio 1945 quando vennero aperti i cancelli di Auschwitz e il mondo conobbe l’orrore che era stato perpetrato. Proprio per aiutare a non dimenticare, al cineteatro “Fabrizio De André” domani sera alle 21, con ingresso libero, verrà proiettato il film Train de vie - Un treno per vivere del regista rumeno Radu Mihăileanu. E’ una tragicommedia che racconta di un villaggio ebraico dell’Europa orientale e del tentativo dei suoi abitanti di sfuggire all’Olocausto. Un film che unisce originalità narrativa, umorismo yiddish e un ritmo impeccabile”.
Doriana Pachera, assessore alla Cultura e all’istruzione del Comune di Mandello Lario, sollecita a “vivere” con partecipazione la scadenza del 27 gennaio.
“Nel film - afferma - convivono comicità, dramma, malinconia e una grottesca ironia verso gli stessi ebrei, i tedeschi e i comunisti”.
Per questa occasione l’amministrazione comunale ha distribuito nei negozi e nelle scuole una locandina su cui sono riportati un disegno e una poesia di Hanuš Hachenburg, un bambino ebreo internato nel ghetto di Terezin.
“Tra il ‘42 e il ‘44 - osserva sempre l’assessore - Terezin divenne il ghetto dell’infanzia, una tra le più mostruose invenzioni del nazismo, incancellabile vergogna della storia. Quindicimila bambini dai 7 ai 13 anni furono strappati dalle loro case e alle loro famiglie e costretti a vivere in un mondo terribile e brutale. Da Terezin, poi, a scaglioni quei ragazzi furono trasportati ad Auschwitz, lì uccisi e le loro ceneri disperse”.
“Di quei quindicimila ragazzi soltanto cento scamparono alla morte - aggiunge - A Terezin vi furono coloro che riuscirono, in condizioni disperate, a organizzare i bambini del ghetto, a farli lavorare, a infondere loro coraggio e a sostenerli fino alla fine. E’ proprio grazie a loro che noi oggi possediamo le testimonianze di cui è composto il libro da cui sono tratti quel disegno e quella poesia”.
Questo il testo riportato sulla locandina: “Alla luce di una candela m’addormento forse per capire un giorno che io ero una ben piccola cosa, piccola come il coro dei 30.000, come la loro vita che dorme laggiù nei campi, che dorme e si sveglierà, aprirà gli occhi e per non vedere troppo si lascerà riprendere dal sonno…”.
Le classi dell’istituto comprensivo “Alessandro Volta” di Mandello commemoreranno la Giornata della memoria con letture, discussioni, documentari, interviste e film, ricordando in particolare le figure di Gino Bartali, Oskar Schindler e Liliana Segre.
Complimenti all'assessora Pachera, sempre attiva e presente rispetto ad una diffusione della cultura attenta al sociale ed al territorio.
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