La partita di Coppa Italia si è giocata al “Rigamonti - Ceppi” di Lecco. Lo scorso mese di novembre la calciatrice, classe 2003, ha raggiunto l’accordo con la società per il prolungamento del contratto fino al 30 giugno 2024
Astrid Gilardi, classe 2003, mandellese. |
(C.Bott.) A negare la vittoria alla sua squadra è stato un gol realizzato dalla compagine avversaria nei minuti di recupero. Si sta parlando della partita di Coppa Italia femminile che oggi allo stadio “Rigamonti - Ceppi” ha opposto l’Inter alla Juventus.
Quella disputata a Lecco era la sfida d’andata dei quarti di finale e l’andamento dell’incontro lasciava credere che a imporsi sarebbero state le giocatrici nerazzurre, in vantaggio con un gol messo a segno da Ajara Njoya al 73’ dopo una splendida azione corale. Al 94’, invece, il pareggio delle bianconere.
A difendere i pali della compagine nerazzurra allenata da Rita Guarino era Astrid Gilardi, mandellese, che proprio lo scorso mese di novembre ha raggiunto l’accordo con l’Inter per il prolungamento del contratto fino al 30 giugno 2024.
Classe 2003 (è nata il 19 febbraio, dunque il mese prossimo compirà 19 anni), cresciuta alla scuola della Polisportiva Mandello, Astrid milita nell’Inter dall’estate 2017 dopo aver giocato nel Real Meda nelle tre precedenti stagioni. Il suo esordio con il pallone avviene all’età di soli 6 anni.
Dopo due anni alla Scuola calcio della Polisportiva Mandello, ha fatto parte per un triennio dei Pulcini. “Nel Mandello - ha avuto modo di dire a suo tempo la promettente calciatrice - ho imparato i fondamentali, l’agonismo e la voglia di arrivare fino in fondo”.
Già al primo anno al Real Meda era divenuta titolare con le Esordienti e nella stagione 2016-2017, giocando nella categoria “Giovanissime Regionali 2002”, aveva collezionato qualcosa come 24 presenze, con soltanto 8 gol subìti. E grazie anche alle sue parate il Real Meda aveva conquistato tre tornei.
Tornando
alla partita di oggi al “Rigamonti Ceppi” va detto che Astrid Gilardi ha difeso
con la solita bravura la porta nerazzurra, riuscendo a tenerla inviolata appunto
fino al gol del pareggio bianconero, realizzato come detto allo scadere da
Boattin.
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