In merito alla seduta di consiglio comunale di martedì 9 novembre i consiglieri di minoranza della lista civica “Vivere Lierna” Marco Mauri e Nunzio Marcelli ci inviano l’intervento che di seguito pubblichiamo:
Le tre interpellanze che avevamo depositato il 26 ottobre non sono state inserite all’ordine del giorno del consiglio comunale del 9 novembre in quanto non erano trascorsi i canonici 15 giorni bensì 14 (ogni commento è superfluo!). Tutte e quattro le nostre mozioni sono state invece bocciate dai sei consiglieri di maggioranza presenti.
A riprova della rinnovata e rinvigorita azione di “Vivere Lierna” queste sono le azioni che la democrazia delle regole ci consente, anche se la “maggioranza” ha optato (e opta) per non volere la nostra fattiva collaborazione.
In particolare la prima proposta di aggiornamento dell’attuale sistema semaforico di via del Torchio (con operatività simile a quella del semaforo di Mandello), che aveva l’obiettivo di evitare fermate e attese ingiustificate, non essendo stata compresa dal sindaco, responsabile della viabilità e della Polizia locale, ha determinato il voto contrario degli altri 5 consiglieri.
La seconda proposta di “illuminare” con qualche lampadina le gallerie di Grumo senza spendere altri 50mila euro per imbiancare le pareti che grondano acqua è stata bocciata perché - così ci è stato detto - la Provincia di Lecco, competente in materia, deve essere rinnovata e alla data odierna appunto l’ente Provincia non intende spendere soldi per quel semplice intervento.
La nostra terza proposta di predisporre un impianto semaforico in centro paese e due sistemi di controllo della velocità (molto importante per le motociclette, uno a Grumo l’altro a Castello) è stata bocciata in quanto - parole del sindaco - il funzionario della Provincia di Lecco non accetta tali dispositivi e non ci sono esempi analoghi su tutto il tratto da Lecco a Colico. Quindi non si può fare.
Aspettavamo di entrare nel merito della “brillante idea” del primo cittadino, che ha dichiarato la sua volontà di posizionare sulla “36” (di competenza dell’Anas) un casello all’entrata e uno all’uscita del paese, facendo pagare un pedaggio per incassare i soldi per pulire le piazzole della stessa “36”, ma purtroppo la lungimirante proposta dell’esperto di viabilità e di Polizia locale non è stata posta in discussione.
La quarta proposta di sistemazione del bagno del parco giochi con la pulizia tramite la convenzione che prevede una spesa di 512,2 euro al mese per la pulizia del bagno della stazione ferroviaria è stata respinta perché sia nel 2001 sia nel 2004 l’intervento non è stato fatto e da tempo si pensa a come risolvere il problema senza percepire il dovere di risparmiare per abbassare le tasse e i balzelli e restituire ai cittadini almeno i 137mila euro dell’addizionale Irpef comunale.
Sindaco e giunta non sanno come risparmiare sulle tante spese legali per contenziosi arretrati, nuovi incarichi professionali, rotonde… quasi quadrate, totem pubblicitari e sistemi che ci informano della chiusura degli uffici, tanti vasi di fiori e scale in ferro da 19mila euro non utilizzate, parcheggi vuoti e convenzionati, oltre a tante iniziative “comunali” per circa 70.000 euro e 16mila euro per rifare la pavimentazione davanti al municipio.
Abbiamo votato a favore della proposta illustrata dal consigliere delegato Lafranconi per l’accorpamento di terreni privati al demanio stradale e dopo l’esposizione del Piano per il diritto allo studio per l’anno scolastico 2021-2022 da parte dell’assessore Simonetta Costantini e la lunga discussione sugli obiettivi dello stesso, sui numeri degli alunni (ancora in diminuzione), sui costi complessivi e individuali, sui progetti e su quanto si potrebbe fare per risolvere alcuni problemi concreti e cercare di recuperare alcune famiglie che portano i propri figli presso altri istituti, pur riconoscendo l’impegno dell’assessore abbiamo motivato la nostra astensione, unitamente a quella del collega di minoranza Corrado Rumi.
I consiglieri comunali Marco Mauri e Nunzio Marcelli
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