Pubblicato nei giorni scorsi il nuovo libro scritto dagli alunni usciti quest’anno dalla scuola primaria di Lierna e dalla loro insegnante Giordana Bonacina
(C.Bott.) Si intitolava Bulli di sapone ed era un ideale viaggio che, partito da brevi racconti di fantasia creati quando gli alunni che quest’anno hanno concluso il loro percorso alla scuola primaria di Lierna frequentavano la classe terza, era sfociato in una serie di storie da loro stessi ideate appunto due anni dopo. Un viaggio per dire “basta”, come si leggeva nel trailer di presentazione. Basta alle lacrime e stop al bullismo e al cyberbullismo.
Ma Bulli di sapone non era soltanto un viaggio per pensare. Proponeva infatti lo scontro con una realtà che, se pur dolorosa, può avere un risvolto positivo.
L’idea di quel libro, cui si era accompagnato un successo più che lusinghiero, si doveva a Giordana Bonacina, mandellese, insegnante appunto alla primaria di Lierna, e ai suoi alunni, bravi nell’esplorare un mondo difficile accompagnati proprio dalla loro insegnante, da anni impegnata in attività legate alla lotta al bullismo e al cyberbullismo, alle dipendenze e alla violenza di genere, oltre che all’utilizzo consapevole del web e dei social media (in quest’ultimo campo ha avviato nel 2017 un progetto innovativo di formazione sulla sicurezza in rete come volontaria di Protezione civile - Gruppo A2A Lombardia).
Non è passato neppure un anno e nei giorni scorsi è uscita la seconda fatica letteraria di Giordana Bonacina e dei suoi ex alunni liernesi, che ora frequentano la classe prima alla scuola secondaria di primo grado. Il titolo del nuovo libro, ultimato la scorsa estate e per ora acquistabile in formato cartaceo nei principali store nazionali online, è Welcome to the jungle.
“I ragazzi - spiega l’insegnante mandellese - hanno deciso di scrivere questo secondo libro sia perché hanno trovato emozionante e costruttiva la loro prima esperienza sia perché si sono resi conto che avevano ancora parecchio da raccontare”.
Ma cosa significa Welcome to the jungle? E’ la stessa Giordana Bonacina a spiegarlo: “Il titolo “Benvenuti nella giungla” si riferisce al viaggio negli anni dell’adolescenza, un percorso difficile e non sempre sereno che, bene o male, tutte le famiglie si trovano ad affrontare”.
Gli autori hanno deciso di esplorare il mondo degli adolescenti e di soffermarsi in particolare sul rapporto con i genitori. L’hanno fatto attraverso tre diari incrociati: il diario di Sara, 15 anni, quello di suo fratello Pietro, dodicenne, e il diario della loro mamma, Alessandra.
Le diverse vicende vanno a toccare importanti argomenti: la scuola, il web e i social, il bullismo, i primi amori, la salute e l’educazione affettiva. Poi ancora il divario generazionale e l’importanza della famiglia e della sua solidità.
Anche in questa seconda opera, così come in Bulli di sapone, maestra e alunni non si sono limitati a scrivere racconti ma hanno tentato di fare qualcosa di utile a livello sociale. Oltre a cercare di far entrare gli adulti nel modo di vivere e di pensare degli adolescenti, hanno provato a far capire ai coetanei perché sia giusto affidarsi ai genitori, fidarsi di loro e seguirne i consigli.
Accompagnati in ogni passo dalla loro insegnante, con la quale hanno mantenuto un forte legame affettivo e non soltanto collaborativo, hanno ideato una sorta di manuale di sopravvivenza, tra il serio e il divertente.
Nelle 146 pagine del libro si possono così trovare momenti di vita, riflessioni e suggerimenti per riuscire ad attraversare il più possibile indenni la “giungla”, sia che i lettori siano gli adolescenti stessi oppure genitori, zii, nonni, insegnanti, comunque adulti che hanno a che fare con i ragazzi in famiglia, nella scuola, nello sport e più in generale in qualsiasi contesto.
Dal canto suo Giordana Bonacina ha legato le diverse parti del testo, occupandosi della stesura del diario di mamma Alessandra e fornendo numerosi spunti di riflessione e consigli utili ai genitori di ragazzi che si trovano nella fascia dei teenagers.
Le sue esperienze maturate come detto in materia di lotta al bullismo e al cyberbullismo e dell’utilizzo consapevole del web e dei social hanno contribuito a creare quella parte del libro che ha il preciso intento di formare (e informare) gli adulti affinché possano essere un solido appiglio per i giovanissimi.
E le sorprese non finiscono qui. Maestra e alunni si stanno infatti già confrontando sulla possibilità di scrivere un terzo libro, sempre nell’ottica di coinvolgere i lettori su tematiche socialmente importanti e su cui valga la pena riflettere e confrontarsi.
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