Camere del lavoro aperte e presidiate in Italia e sit-in presso la sede nazionale a Roma. Così la Cgil risponde all’attacco di ieri, definito dal segretario generale Maurizio Landini “una ferita democratica, un atto di offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza, un atto che ha violentato il mondo del lavoro e i suoi diritti”.
“Quello di sabato - ha aggiunto - è un disegno preordinato di gruppi organizzati che hanno messo in campo un’azione squadrista e fascista. Non ci sono altre definizioni, la scelta di colpire la Cgil e il mondo del lavoro è un atto inaccettabile. Tutte le formazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte e questo è il momento di dirlo con chiarezza”.
Anche la segreteria della Cgil Lecco si è mobilitata e sta tenendo questa mattina un presidio davanti alla sede della Camera del lavoro in via Besonda, documentato dalle immagini che pubblichiamo.
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