10 ottobre 2021

Italia-Armenia tra cultura, storia, politica e religione. E l’amicizia continua

La raccolta fondi indetta con la Fondazione comunitaria del Lecchese verrà prossimamente affiancata da una sottoscrizione a premi



Nei giorni scorsi gli “Amici Lecco Vanadzor - Italia Armenia” hanno raccontato in città i momenti significativi della storia antica e contemporanea dell’Armenia, grazie all’apporto e alla collaborazione dell’assessorato alla Cultura del Comune di Lecco, dell’Unione armeni d’Italia e della “Casa degli armeni” di Milano.

Si sono svolte conferenze con relatori il professor Aldo Ferrari, l’architetto Gainè Casnedi e il console onorario d’Armenia in Italia Pietro Kuciukian, momenti significativi che hanno fatto rivivere ai presenti una storia drammatica ma al tempo stesso entusiasmante. I diritti e le ragioni di un popolo ancora oggi disconosciuti  dalla comunità internazionale che rivendica il proprio diritto a un’esistenza di pace e di sviluppo.

Tommaso, bravissimo insegnante, ha raccontato ai bambini ma anche agli adulti una serie di fiabe armene di Tumanyan, affascinanti e significative. C’è stata poi la messa apostolica con rito armeno nella chiesa di Santa Marta, con musica e canti sacri.



Un concerto della pianista Ani Martirosyan con le “musiche dall’Ararat” che i fortunati ascoltatori ricorderanno nel tempo, si è tenuto nella suggestiva cornice di Villa Gomes, alla Scuola civica di musica.

Infine si è potuta degustare la cucina armena, il pane “lavash” e il famoso e tipico Cognac armeno.

“Una quattro giorni intensa, di cultura, di storia, di politica e di religione - commenta il presidente dell’associazione “Amici Lecco Vanadzor - Italia Armenia”, Sergio Fenaroli - emozioni che ci stimoleranno a proseguire e ad arricchire ulteriormente questa amicizia iniziata in occasione del tragico terremoto del 1988, tra necessità, condivisione e sostegno”.

“Ora tocca alla riconosciuta concretezza lecchese - osserva sempre Fenaroli - Dipenderà da tutti noi la continuità di questa amicizia, dai meno giovani e dagli studenti ai quali la nostra azione verrà destinata in futuro utilizzando la mostra itinerante che appositamente abbiamo allestito”.

Vicinanza, condivisione, sostegno concreto. Così la raccolta fondi indetta con la Fondazione comunitaria del Lecchese (è possibile versare una quota all’IBAN IT28Z0306909606100000003286) verrà affiancata da una sottoscrizione a premi che consentirà ai promotori di raggiungere tutte le comunità, i lavoratori e le aziende del territorio, sostenendo il “Progetto di solidarietà con il popolo armeno”.

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