Varenna ricorda e onora Romano Guardini, presbitero, teologo e scrittore italiano nato a Verona nel 1885 e morto a Monaco di Baviera il 1° ottobre 1968. Nel 53.mo anniversario della scomparsa, nella chiesa di San Giorgio domani mattina alle 9.30 verrà celebrata una messa.
Analoghe commemorazioni si terranno in altre località italiane e tedesche. In particolare si segnalano quelle di Isola Vicentina e Verona e, per la Germania, quelle di Mooshausen, Monaco di Baviera, Berlino, Magonza, Rottenburg - Stuttgart e Tübinga.
L’appuntamento varennese costituisce il coronamento di un triennio di ricerche, studi e iniziative patrocinate dal Comune e sviluppate dai “Trittici di Varenna”, culminate con il varo del “Network europeo pro Romano Guardini”, entità sovranazionale che sta compiendo importanti passi per valorizzare la figura del teologo ambientalista, nonché umanista e profondo innovatore della dottrina sociale cristiana.
Quel suo sincero appello “Vorrei aiutare gli altri a vedere con occhi nuovi” è più che mai attuale e consente di entrare nel vivo del sentire e del pensare di Guardini, che soggiornò ripetutamente nella villa materna varennese.
Ma cosa comunica al mondo contemporaneo Romano Guardini? Perché la sua persona e le sue opere risultano basilari soprattutto per i giovani del terzo millennio? E perché papa Francesco lo ha citato nella sua ultima enciclica? A queste e ad altre domande cercheranno di rispondere le iniziative del Network, che si ripromette di far incontrare l’“uomo” Guardini con una umanità che faticosamente sta compiendo un salto di civiltà spirituale, intellettuale e materiale.
Un uomo il cui cuore inquieto non ha mai smesso, durante tutta la vita, di porre domande a se stesso e alla realtà nella sua inarrestabile evoluzione. Un uomo che non ha mai tralasciato di porre domande ai propri studenti, alle istituzioni e alla Chiesa, dando così mirabilmente voce alle domande di ogni uomo.
Guardini fu tra gli ispiratori della “Rosa bianca”, movimento di protesta antinazista. Proprio sul Lario e in particolare a Varenna nella prima metà del XX secolo ebbe modo di meditare e strutturare alcuni capisaldi della sua filosofia teologica e sociale, con speciali approfondimenti sui temi eco-ambientali.
Il percorso di Romano Guardini ha raggiunto altezze inesplorate, mentre egli percorreva i sentieri e le mulattiere di Varenna, catturato da infinite e suggestive immagini, da paesaggi che si imprimevano nella sua mente con vividi dettagli.
Negli anni prossimi al 1930 scrisse le famose Lettere dal lago di Como, opera che il cardinale Carlo Maria Martini fece ristampare per far conoscere il pensiero di uno scrittore da lui definito “uno dei primi veri ambientalisti”.
Anche padre David Maria Turoldo, che trovò ispirazione e quiete a Varenna, ammirava le intuizioni e gli scritti di Guardini.
Domani mattina un breve preambolo prima della messa rievocherà questa sublime figura e ne celebrerà le opere.
In seguito verrà pubblicato in Italia, in Germania e in altre nazioni un resoconto con i programmi e le attività del Network.
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