Gianni "Gechi" Trincavelli, autore del murales.
(C.Bott.) Il giorno dopo l’inaugurazione del murales realizzato nel centenario della Moto Guzzi all’esterno dell’Antica officina, in via Cavour a Mandello Lario, per Gianni Trincavelli è un susseguirsi di visite di quanti attendevano il giorno del battesimo ufficiale del dipinto per poterlo ammirare.
Un susseguirsi di visite, appunto, e una valanga di complimenti. Su tutti, quelli dell’imprenditrice Silvia Buzzi e di Elena Bagnasco a nome della famiglia Parodi. Poi le congratulazioni di tanta gente comune e di numerosi appassionati motociclisti, italiani e stranieri, in questi giorni a Mandello nella settimana in cui la “città dei motori”, senza il motoraduno internazionale e al di là delle restrizioni imposte dalla pandemia, celebra comunque con una serie di iniziative il secolo di vita della Casa dell’Aquila.
Il giorno dopo l’inaugurazione è però lo stesso “Gechi” Trincavelli a voler ringraziare di cuore quanti hanno ammirato e apprezzato la sua opera, che ha richiesto mesi di lavoro, e soprattutto coloro i quali lo hanno affiancato e incoraggiato.
“Ringrazio davvero tutti di cuore, in particolare la dottoressa Silvia Buzzi per avermi gratificato con parole lusinghiere che mi hanno emozionato e sinceramente commosso - dice l’autore del murales - poi gli sponsor, e sono tanti, che mi hanno supportato e sostenuto anche materialmente”.
“Un grazie speciale - aggiunge “Gechi” - voglio però riservarlo ad Alì Squicciarini e a Matthias Auth. Squicciarini, maestro d’arte che non ha bisogno di presentazioni e al quale si deve tra l’altro la scultura in ferro dedicata all’importanza della lettura che nelle scorse settimane ha fatto bella mostra sul terrazzo della famiglia Vicini, ha curato splendidamente la “regìa” e i vari “quadri” della rievocazione storica andata in scena la sera dell’inaugurazione. Matthias Auth, tedesco di Colonia, appassionato motociclista, è l’autore della traduzione in lingua tedesca degli scritti che illustrano il murales e un prezioso riferimento per il Falcone club, uno degli sponsor”.
“A Matthias - aggiunge Trincavelli - si deve anche la realizzazione del particolare del murales che raffigura un nido di rondini. Insomma un personaggio a tutto tondo. E un grande amico, mio personale e della Moto Guzzi”.
“Grazie poi a tutte le comparse della rievocazione storica e ad Adelio Compagnoni - conclude “Gechi” - prezioso riferimento anche per reperire e portare a Mandello le vetture d’epoca che hanno dato ulteriore fascino alla rievocazione stessa”.
E d’ora in avanti chi si troverà a transitare da via Cavour, a pochi passi dal centro del paese, non potrà che volgere lo sguardo a quel murales, una pagina di storia della realtà imprenditoriale lariana.
Gechi è un grande, nella sua modestia è un artista sopraffino come tanti personaggi nati in questo paese straordinario.
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