02 settembre 2021

“Mandello del Lario. Il significato delle vie dalla A alla Z”. Pagine di storia in un nuovo libro

Ne sono autori Anna Lissoni e Umberto Cogliati. Il sindaco, Riccardo Fasoli: “Un’iniziativa di grande valore storico, culturale e sociale”

Il sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli, riceve da Umberto Cogliati la prima copia del nuovo libro.


(C.Bott.) Realizzato da Anna Lissoni e Umberto Cogliati, ha per titolo Mandello del Lario. Il significato delle vie dalla A alla Z e si propone di fornire a giovani e meno giovani una serie di preziose informazioni relative ai luoghi, ai personaggi e alle vicende storiche nazionali o locali che stanno dietro l’intitolazione di una strada o di una  piazza.

Un analogo progetto era stato realizzato sul finire del 2018, sempre da Lissoni e Cogliati, per la città di Lecco.

“Il  mio ringraziamento - dice il sindaco, Riccardo Fasoli,  che ha ricevuto oggi la prima copia della pubblicazione, edita da Teka - va ai due autori, alle associazioni (e tra queste il nostro Archivio comunale della memoria locale) e a tutti i soggetti che hanno collaborato alla realizzazione di questo volume, ma soprattutto a chi ha sostenuto economicamente l’iniziativa: il gruppo Piaggio, la Torcitura Serica Arcioni, la “Antonio Carcano”, “Cemb”, “Icma”, “CMM Lab”, “Gilardoni Vittorio” e “Gilardoni Spa”. Un grazie particolare va poi alla Fondazione comunitaria del Lecchese che non ha fatto mancare il proprio appoggio a questa iniziativa di grande valore storico, culturale e sociale”.



Il libro Mandello del Lario. Il significato delle vie dalla A alla Z verrà recapitato gratuitamente nei prossimi giorni a tutti gli insegnanti delle scuole di Mandello e sarà distribuito negli uffici pubblici, in Biblioteca, presso l’ufficio postale, nelle sale di attesa dei medici, negli spazi di visita dei luoghi di degenza e in ogni luogo di frequentazione pubblica. Sarà altresì disponibile per l’acquisto nelle librerie.

Un’ultima annotazione: nel libro vi è una dedica speciale a Francesco Gala, cittadino mandellese benemerito, scomparso lo scorso mese di marzo, autentico pilastro (pur agendo quasi sempre nell’ombra e nella più assoluta riservatezza) di quel sistema sociale e culturale che ha fatto grande Mandello.

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