(C.Bott.) “Riteniamo possano essere considerate oggettive, nell’ambito del territorio comunale, la carenza e la difficoltà di connessione viabilistica tra la zona a lago del paese e quella a monte, soprattutto riguardo al vincolo rappresentato dalla strada provinciale e dalla linea ferroviaria Milano-Sondrio, che la tagliano in due”.
E’ questa la premessa con cui il gruppo consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” introduce l’interrogazione al sindaco che chiuderà la seduta di consiglio comunale di giovedì prossimo, 30 settembre.
Oggetto della stessa la recente chiusura sia al traffico veicolare sia ai pedoni del collegamento stradale tra la stazione di servizio Eni (ex Agip) posta lungo la Sp 72 e la sottostante via Giulio Cesare.
“Tale passaggio - si legge nell’interrogazione dello schieramento di opposizione - ha sicuramente una maggiore rilevanza viabilistica dal punto di vista pedonale in quanto permette la comunicazione tra via Risorgimento (anche se tramite un angusto sottopasso ferroviario, che meriterebbe di essere rivisto d’intesa con le Fs) e appunto via Giulio Cesare, tranquilla strada cittadina nella zona a lago. Con la sua chiusura, invece, il pedone si troverebbe, una volta attraversata la Provinciale, a percorrerla o in direzione Olcio o in direzione Lecco, senza l’ausilio di un marciapiede, sino a incrociare una connessione con le vie sottostanti”.
“Casa Comune” rileva altresì che “il passaggio in questione, presumiamo posto su aree private, è presente nella viabilità cittadina e nell’uso da decenni e decenni”.
Al riguardo, i consiglieri di minoranza “interrogano” il sindaco per conoscere le motivazioni alla base della chiusura effettuata dai privati di quel passaggio e quali siano gli intendimenti dell’Amministrazione.
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