Un evento significativo si svolgerà a Lecco dal 24 al 27 settembre e darà modo a tutti di ricordare una pagina bellissima scritta da molti nostri lavoratori e concittadini. La circostanza è rappresentata dal tragico terremoto del 7 dicembre 1988 avvento in Armenia, che causò 50.000 vittime.
L’allora associazione lecchese di amicizia Italia-Urss, unitamente al Comune di Lecco e al Comprensorio lecchese, propose a Cgil, Cisl e Uil e alle organizzazioni imprenditoriali (e in presenza del Console generale sovietico a Milano, Anver Starkov) di promuovere una sottoscrizione volontaria equivalente a un’ora di lavoro. Le aziende raddoppiarono quell’importo, finalizzato alla costruzione di una scuola materna.
Iniziò così nel febbraio 1989 una campagna di raccolta fondi nei luoghi di lavoro, denominata “Progetto di solidarietà Lecco-Armenia”. In pochi mesi vennero raccolti oltre 280 milioni di lire, sufficienti per la costruzione di una scuola elementare che venne inaugurata il 16 dicembre dell’89 a Kirovakan, oggi Vanadzor, e di un’altra con le provincie di Udine e Caltanissetta a Leninakan, l’attuale Grumi.
Significativa la mostra fotografica che verrà allestita nel cortile del palazzo municipale e che documenterà i passaggi compiuti sino all’inaugurazione della scuola che avvenne come detto a un solo anno di distanza dal terremoto. La rassegna espositiva potrà essere visitata già da sabato 18 settembre.
Venerdì 24 il professor Aldo Ferrari, profondo conoscitore della materia, esporrà l’evoluzione storico-politica dell’Armenia sino ai giorni nostri, con tutti gli interrogativi che la realtà impone anche a noi europei.
Nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 vi saranno vari momenti che daranno l’occasione di conoscere le loro tradizioni e la cultura, il rapporto con l’educazione e la formazione dei bambini, la ricca e articolata arte culinaria, un concerto con i suoni dall’Ararat, una messa con rito apostolico armeno e infine, lunedì 27, una conferenza con il console onorario Pietro Kuciukian e con Gainé Casnati che parleranno del genocidio armeno e del patrimonio storico-monumentale dell’Armenia.
Vi fu in quegli anni uno sconvolgimento sociale e politico, con la caduta del muro di Berlino che portò al dissolvimento dell’Unione Sovietica e del “campo socialista”. L’Armenia era una delle 15 Repubbliche socialiste sovietiche. Da allora il mondo è cambiato, ma non l’amicizia che anzi si è consolidata e rafforzata. A distanza di 30 anni, tre gruppi lecchesi nel 2019 visitarono l’Armenia e conobbero gli amici di Vanadzor.
Nel febbraio 2020 una delegazione di insegnanti guidati dalla direttrice Anush Yedovan visitò la città di Lecco. I graditi ospiti furono accolti alla Cgil e in municipio, conobbero parte del territorio e vennero ospitati nelle nostre abitazioni.
Purtroppo l’inizio della pandemia non consenti di effettuare le previste visite nelle scuole lecchesi.
Un anno fa, esattamente il 27 settembre 2020, l’aggressione militare del vicino Azerbaijan e la sconfitta dell’esercito armeno nel Nagorno Karabak causò migliaia di vittime e il rientro forzato di oltre 110.000 profughi armeni dai territori dell’Artsak.
In quel drammatico contesto, abbiamo deciso di aiutare i nostri amici armeni costituendo l’associazione “Amici Lecco Vanadzor” e lanciato nel contempo una raccolta di fondi “Solidarietà al popolo armeno” da devolvere alla scuola primaria di Vanadzor, iniziativa che continuerà sino a fine anno.
Il calendario degli appuntamenti in programma favorirà la conoscenza della storia, della cultura, della religione e delle tradizioni di questo popolo fiero, orgoglioso e nel contempo martoriato.
Ci auguriamo di rinverdire la memoria dei più anziani e di suscitare la curiosità dei più giovani verso un popolo di frontiera, cerniera tra Occidente e Oriente, tra Europa e Asia, lontano ma molto simile a noi europei, in particolare per la religione.
La diaspora armena rappresenta oggi i due terzi degli armeni, che vivono in ogni parte del mondo rispetto ai 3,5 milioni di abitanti dell’Armeni. Ed è grazie all’apporto degli amici della comunità armena di Milano che siamo riusciti a proporre questi momenti di conoscenza che ci avvicineranno alla loro (e nostra) cultura.
In ogni appuntamento verranno naturalmente rispettate le norme anti Covid-19 e di conseguenza sarà necessaria la prenotazione online oppure via telefono, sino a esaurimento dei posti per i singoli eventi.
“Amici Lecco Vanadzor - Italia Armenia”
Il presidente Sergio Fenaroli
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