Dal gruppo consiliare “Insieme per Dervio” riceviamo e pubblichiamo:
Nella rivoluzione che ha trasformato in parcheggi a pagamento oltre 1.000 posti auto, il 95% di quelli esistenti a Dervio, la nuova Giunta ha deliberato oltre un anno fa di ricavare sulla carreggiata di via Don Penati altri 25 nuovi parcheggi blu tra l’incrocio con viale degli Alpini e il ponte.
La strada è diventata quindi a senso unico, visto che è ora occupata per metà dai nuovi posti auto, come da ordinanza del sindaco.
La scelta che ha portato a istituire il senso unico in via Don Penati risulta incomprensibile per il centinaio di residenti e per altrettanti villeggianti, che per accedere alle proprie abitazioni devono ora compiere il chilometrico giro del lungolago (con il rischio di incrociare i camion che transitano spesso in via Fermi) o passare dalla Provinciale 72, con un aggravio di tempi, costi, traffico e inquinamento.
Il tutto soltanto per assecondare la volontà della Giunta di disporre di nuovi posti auto a pagamento che, come era chiaro fin dall’inizio e come è stato evidente nei 15 mesi da cui è in vigore tale scelta, vengono usati quasi solo nei week-end estivi, ma costringono tutti a compiere un lungo giro ogni giorno dell’anno, visto che i parcheggi blu sulla strada sono permanenti.
Chi abita in zona sa bene che la piazza del mercato è quasi completamente libera per almeno 9 mesi l’anno, come dimostrano impietosamente le fotografie che la ritraggono desolatamente vuota, per di più in un bel sabato di luglio e la domenica prima di Ferragosto (in quest’ultima, per ironia della sorte, gli unici posti utilizzati erano i tre liberi).
Inoltre, quando le bancarelle interrompono il transito davanti alla piazza, o quando viene chiuso il lungolago (complessivamente oltre 60 giorni all’anno), sulla via viene temporaneamente ripristinato il doppio senso, con tutti i rischi del caso e le multe ai malcapitati turisti che non si accorgono della segnaletica posticcia che indica il temporaneo divieto di sosta.
E’ la prima volta che a Dervio un senso unico è stato istituito soltanto per creare nuovi parcheggi a pagamento. Così il Comune può fare cassa, mentre i cittadini, che fanno lunghi giri per uscire e rientrare a casa tutto l’anno, ne pagano i costi: chi dovesse uscire di casa un paio di volte al giorno con l’auto può spendere ora un centinaio di euro all’anno in più solo di benzina!
La mozione presentata in Consiglio dal gruppo di minoranza “Insieme per Dervio” chiedeva di eliminare i parcheggi a pagamento realizzati sulla carreggiata di via Don Penati e di ripristinare il doppio senso di circolazione sulla strada. La richiesta era sostenuta anche dalle firme di 100 derviesi (un numero simbolico ma significativo) che avevano sottoscritto una petizione in tal senso, con un lunghissimo elenco di criticità e pericoli generati dalla decisione della Giunta che sono stati portati all’attenzione del consiglio comunale, come l’avvenuta rimozione dei dossi rallentatraffico (fatto di cui la Giunta non era neppure a conoscenza) che ha aumentato la velocità di percorrenza, rendendo la strada molto più pericolosa.
Che tale scelta sia scellerata lo dimostra anche quanto avvenuto mesi fa, quando un’autoscala dei pompieri, intervenuta in via Don Penati, è riuscita a accedere all’abitazione interessata soltanto dopo aver manovrato a lungo a causa delle auto parcheggiate nelle nuove strisce blu sulla strada.
E se avesse dovuto intervenire per salvare una persona da un incendio? Cosa avranno mai fatto di male gli abitanti di via Don Penati alla Giunta, che da un anno li sta punendo ripetutamente, con maggiori spese per parcheggiare e addirittura per poter uscire di casa, mentre le loro abitazioni rischiano di perdere valore per l’altra assurda idea dei forni crematori?
Anche questa mozione è stata però respinta e centinaia di abitanti in zona saranno purtroppo ancora costretti a compiere il giro del lungolago tutti i giorni per entrare o uscire dalle loro case.
Soltanto la minoranza ha dimostrato ancora una volta di farsi interprete delle reali esigenze dei derviesi, che non trovano purtroppo accoglimento da parte di chi amministra il comune.
Gruppo consiliare “Insieme per Dervio”
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