17 settembre 2021

Il dottor Scanagatta, mandellese, nuovo direttore della Chirurgia toracica all’ospedale di Sondalo

E’ il chirurgo che ha operato “Michy” Barra, il ragazzino di Abbadia Lariana del quale il medico aveva parlato a inizio anno a “Radio 24” raccontando dell’immedesimazione scaturita tra lui e quel piccolo paziente

Il dottor Paolo Scanagatta, 46 anni, mandellese.


(C.Bott.) Di lui ci si era occupati all’inizio di quest’anno. Era infatti gennaio e “Linee d’ombra”, trasmissione giornaliera di Radio 24 condotta da Matteo Caccia, aveva parlato proprio di quel medico che qualche anno prima aveva conosciuto e operato “Michy” Barra, il ragazzino di Abbadia Lariana morto il 26 novembre 2015 dopo che all’età di 9 anni gli era stato diagnosticato un tumore toracico.

Dirigente medico di chirurgia toracica dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, il dottor Paolo Scanagatta, mandellese, aveva scritto qualche tempo prima un report per una rivista scientifica americana in cui raccontava cos’era accaduto tra lui e quel suo assistito e dell’immedesimazione scaturita tra chirurgo e paziente, al punto da fargli dire che quando quel simpatico ragazzino amante del mondo dei rally era mancato era stato come se una parte di lui morisse con “Michy”.

Proprio a quella loro storia, a quel loro legame forte era stata dedicata la puntata del programma di Radio 24, arricchita dalla preziosa testimonianza di mamma Paola, la mamma di Michele.

Ieri il dottor Scanagatta, 46 anni, ha preso servizio all’Ospedale Morelli di Sondalo in qualità di direttore dell’Unità organizzativa complessa Chirurgia toracica.

Dopo aver vinto il bando di concorso emesso dall’Asst Valtellina e Alto Lario la primavera scorsa, è stato ufficialmente incaricato all’inizio di agosto appunto dopo aver ricoperto per undici anni il ruolo di dirigente medico di Chirurgia toracica all’Istituto dei tumori del capoluogo lombardo svolgendo incarichi gestionali su delega del direttore.

Il dottor Scanagatta ha scelto la Valtellina, che ben conosce, per affrontare una nuova sfida: organizzare in prima persona un servizio e riportarlo a essere attrattivo nei confronti dei pazienti provenienti da fuori provincia. Forte dell’esperienza maturata e delle competenze specifiche acquisite, intende garantire un trattamento adeguato agli standard internazionali per le patologie oncologiche e non oncologiche.

Laureato in Medicina e chirurgia all’Università degli Studi di Milano, Paolo Scanagatta si è specializzato in Chirurgia toracica all’Università degli studi di Verona, dove ha preso parte a un programma sul trapianto di polmone sviluppato in collaborazione con la Washington University di Saint Louis e il Toronto General Hospital.

Ha iniziato a esercitare nel 2000: dopo un incarico triennale presso l’Istituto europeo di oncologia, dov’era medico specialista in chirurgia toracica in qualità di ricercatore di Area clinica, si è in seguito trasferito presso l’Azienda sanitaria ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo, per poi arrivare come detto all’Istituto nazionale dei tumori, operando a tempo pieno e svolgendo numerosi incarichi: chirurgo toracico referente per il reparto di Oncologia pediatrica, responsabile con relative funzioni di controllo, revisione e gestione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale, responsabile della gestione qualità.

“L’intento è quello di mettere a disposizione del territorio la mia esperienza nella gestione dei casi oncologici utilizzando tecniche mininvasive e sviluppando le nuove tecnologie”, spiega il dottor Scanagatta, che aggiunge: “Una chirurgia toracica più moderna e al passo coi tempi. Per fornire le risposte attese a un territorio vasto qual è quello valtellinese sarà fondamentale valorizzare e integrare l’attività tra i vari presìdi”.

Nessun commento:

Posta un commento