Il sogno di conquistare il titolo sfuma soltanto in finale. Ora il rientro in Scozia per disputare i campionati universitari del Regno Unito
Giovanni Siani
(C.Bott.) Nella splendida cornice del Circolo golf Torino, dei fratelli Molinari e di altri campioni, si sono disputati questa settimana i campionati nazionali a squadre di serie A1 di golf. Al via le prime 18 formazioni appartenenti appunto alla categoria di A1.
Dopo i due giri di qualifica, hanno avuto accesso al tabellone a eliminazione diretta le prime otto. Tra queste il circolo romagnolo Riviera golf, che trascinato dal lecchese Giovanni Siani ha successivamente regolato ai quarti di finale lo squadrone milanese di Tolcinasco.
La vera impresa il ventenne golfista, originario di Mandello Lario dove è cresciuto, l’ha compiuta in semifinale contro i campioni italiani 2017 e 2018 di Modena, regolando il fortissimo campione internazionale Francesco Donaggio sia in doppio sia in singolo.
La sua corsa si è purtroppo fermata in finale, dove due vittorie di Siani nel doppio e nel singolo non sono bastate per aggiudicarsi il titolo italiano, che è andato alla squadra romana del Parco di Roma.
Una stagione 2021 comunque straordinaria, quella del lecchese in forza come detto al circolo romagnolo Riviera golf, che dopo le vittorie nelle gare nazionali di Parma e Bologna ha ora accarezzato il sogno di vincere addirittura il titolo tricolore.
Ora Siani si appresta a tornare in Scozia per disputare i campionati universitari del Regno Unito come prima scelta della squadra di Dornoch, nel nord della penisola britannica. Giocherà in Scozia, Inghilterra e Galles nei difficili e ventosi links britannici.
Giovanni si è avvicinato a questa disciplina frequentando il Golf club Lecco, ad Annone Brianza, per poi trasferirsi (e rimanervi fino all’età di 18 anni) al prestigioso Circolo golf “Villa d’Este” di Montorfano.
Il titolo di vicecampione italiano è stato conquistato da portacolori del Riviera golf Resort, nelle vicinanze di Cattolica, sodalizio capitanato dal fortissimo senior Michele Bosco.
La sua squadra - di cui facevano parte anche Santinelli, Danzi e il bergamasco Capitanio, sotto la guida tecnica del maestro Mauro Bianco - è sembrata da subito oltremodo affiatata e ha giocato un golf solido e aggressivo.
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