10 settembre 2021

“Chiudo gli occhi, penso alla Moto Guzzi e ricordo…”. L’Aquila raccontata dagli alunni

Da oggi a domenica a Mandello mostra presso la sala consiliare tra disegni, fotografie, documenti, pensieri e riflessioni



(C.Bott.) “Moto Guzzi - Una storia di famiglia” è la denominazione della  mostra allestita da oggi a domenica 12 settembre presso la sala consiliare del Comune di Mandello Lario per iniziativa dell’assessorato all’Istruzione.

La rassegna espositiva riguarda disegni, fotografie, documenti, pensieri e riflessioni degli alunni delle scuole di Abbadia Lariana e Mandello e potrà essere visitata dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 18 (per accedere alla sede della mostra chi ha più di 12 anni dovrà esibire il green pass).

A spiegare la genesi dell’iniziativa allestita è Doriana Pachera, assessore all’Istruzione. “All’inizio dello scorso anno scolastico 2020-2021 - premette - avevo proposto alla professoressa Giovanna Lacatena, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Alessandro Volta”, un progetto da attuare in occasione del centenario della Guzzi. Si era pensato innanzitutto a una visita al museo storico della Casa dell’Aquila, ma il piano di emergenza anti-Covid non consentiva agli alunni di spostarsi da scuola. Così ci siamo detti: se gli alunni non possono andare al museo, sarà il museo ad andare dagli alunni”.

Ecco allora l’idea di creare tre presentazioni con il programma PowerPoint riguardanti la nascita della Guzzi, la storia del motocarro e lo sviluppo della fabbrica.

“I tre filmati - spiega sempre l’assessore - sono stati mostrati agli alunni per dare loro modo di entrare idealmente nel mondo Guzzi e questo fine settimana verranno proiettati all’interno della mostra”.

“Successivamente, grazie alla collaborazione degli insegnanti - osserva ancora Doriana Pachera - avevo assegnato un compito denominato “Chiudo gli occhi, penso alla Moto Guzzi e ricordo…”. Si trattava di scrivere, sotto forma anche di brevi pensieri, i ricordi sulla Moto Guzzi relativi sia al lontano passato sia a quello più recente (cassa integrazione, possibile chiusura della fabbrica, spettro dei licenziamenti). I ricordi potevano riguardare altresì l’acquisto di una motocicletta tanto desiderata e l’emozione di sentire il rombo del motore nell’avviarla. Non soltanto, dunque, descrizioni ma anche sensazioni e emozioni, interpellando genitori, nonni, zii e conoscenti”.

Bambini e ragazzi hanno così raccolto presso le loro famiglie, o appunto rivolgendosi a loro conoscenti, documenti, fotografie, riviste e informazioni, ricostruendo i 100 anni della Guzzi dalla parte di chi vi ha lavorato.

La cosa interessante e bella - sottolinea ancora l’assessore all’Istruzione - è che gli alunni sono andati alla ricerca di ricordi e, sempre in famiglia, hanno scoperto ad esempio che il bisnonno materno e il nonno paterno hanno lavorato in Guzzi, che la nonna impiegata presso la Casa dell’Aquila ha conosciuto il nonno proprio all’interno dell’azienda e che il Galletto del nonno è quello che era stato acquistato dal bisnonno”.

E’ stato insomma un andare indietro nel tempo e ciò ha consentito alle nuove generazioni (gli alunni più grandi sono nati nel 2007) di toccare con mano cosa ha significato la Guzzi per il nostro territorio.

L’iniziativa ha coinvolto tutti gli alunni dell’Istituto Volta (primaria e secondaria di Abbadia Lariana e di Mandello), quelli della scuola paritaria “Santa Giovanna Antida” e i bimbi delle scuole dell’infanzia.

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